Cronistoria – Inceneritore
01.08.2013L’Assessore all’Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano ha visitato il sito di stoccaggio delle ecoballe di Villa Literno che contiene 1 milione 200mila tonnellate di rifiuti in balle (ex Cdr). Nell’occasione anticipa che di lì a 10 giorni il Commissario delegato del Governo pubblicherà il bando per la realizzazione dell’inceneritore. Romano comunica pure che sono stati effettuati dei carotaggi sulle ecoballe, risultate prive di rifiuti speciali, essenzialmente ‘secche’ e quindi (secondo lui!) bruciabili.
05.08.2013 apro una pagina Facebook nella quale faccio appello sotto lo slogan “Mai nel mio nome”, ai giuglianesi in particolare, a scrivere all’assessore all’ambiente Romano, per manifestargli il proprio disappunto alla notizia dell’inceneritore da costruirsi, perché – secondo lui – non ci sono alternative!
05.05.2013 elaboro il testo di una interrogazione a risposta scritta rivolta ai Ministri dell’Ambiente e della salute nella quale, facendo presente, che: “esistono soluzioni alternative all’inceneritore che consentirebbero di trasformare i rifiuti da problema a risorsa e, che la normativa europea prevede una scala di priorità strategica che non vede con favore la costruzione di tali impianti, favorendo e promuovendo invece soluzioni quali la raccolta differenziata, il riciclo e scomposizione di materiali e loro uso” chiedo allora “di quali elementi dispongano i Ministri interrogati in merito alla realizzazione del termovalorizzatore a Giugliano;se, alla luce degli studi preliminari, il Governo sia in grado di garantire il pieno rispetto della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa, recepita con il decreto legislativo 13 agosto 2010 n. 155, come modificato dal decreto legislativo 24 dicembre 2012, n. 250, perseguendo l’obiettivo di cui all’articolo 1, lettera d), sull’esigenza di «mantenere la qualità dell’aria ambiente, laddove buona, e migliorarla negli altri casi»”.
05.08.2013 ho chiesto ufficialmente ed in via istituzionale un incontro urgente con il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando il quale, ad oggi ha taciuto completamente su tale richiesta. E’ stata la mia segreteria a chiedere conferma dell’avvenuta ricezione, che è stata effettuata regolarmente, entro le 24 ore seguenti la mia consegna all’Ufficio Postale interno di Montecitorio, che ha provveduto a consegnarla subito ai camminatori in moto della Camera. Contestualmente ho richiesto in tale data anche un incontro con l’assessore all’ambiente Giovanni Romano il quale, nonostante i ripetuti solleciti, in un primo momento, fino al 13 di agosto, ha detto che fosse senza i dovuti dirigenti per ricevermi, poi che il commissario Carotenuto avesse dei problemi e perciò non potevamo incontrarci. Poi, dopo il 17 di agosto, la segreteria dello stesso è sparita.
05.08.2013. Consegno personalmente il testo dell’interrogazione a risposta scritta sull’inceneritore all’Ufficio Legislativo del Movimento Cinque Stelle della Camera per valutare i criteri di ammissibilità della stessa e compiere così le integrazioni del caso.
06.08.2013. Il testo interrogativo passa dopo un primo esame all’Ufficio del Sindacato Ispettivo della Camera per apertura istruttoria interna di verifica.
06.08.2013 sollecito nuovamente la segreteria del ministro Orlando a rispondermi per un incontro urgente.
08.08.2013 l’interrogazione-inceneritore è firmata da 72 colleghi deputati del Movimento Cinque Stelle e pubblicata su Atti Indirizzo e Controllo della Camera.
Entro 30 giorni è attesa la risposta dei ministri interessati. Considerata la pausa estiva quindi, entro il 15 di settembre laddove non pervenisse alcuna risposta formulo sollecito scritto ed orale ai ministri.
08.08.2013 Il DL Fare torna in terza lettura alla Camera ed a quel punto propongo un emendamento per bloccare la costruzione dell’inceneritore. Eccovi il testo:
ipotesi 1 ) “emendamento c. 1248 – salvatore micillo + membri commissione ambiente. aggiungere il seguente articolo 86: ” abrogare l’articolo 10 comma 6 bis del decreto legge 2009 n.ro 195 convertito in legge 2010 n.ro 126″
ipotesi 2) “sostituire l’articolo 10 comma 6 bis del decreto legge 2009 n.ro 195 convertito in legge 2010 n.ro 126 con il seguente:“in assenza di interventi di riqualificazione o di opere di bonifica, nel territorio della provincia di Napoli già sede di discariche, è fatto divieto di costruire qualsiasi impianto di incenerimento o termovalorizzazione di rifiuti o di ecoballe”. Ricevo come risposta che non è pertinente all’argomento.
08.08.2013 divulgo un comunicato stampa ripreso da alcuni quotidiani e da diverse agenzie di stampa, tra queste l’Ansa, nel quale dico che: “Mi opporrò alla costruzione dell’inceneritore sul nostro territorio!” commenta Salvatore Micillo, deputato del Movimento Cinque Stelle che non ci sta proprio alla notizia che tra pochi giorni parte il bando di assegnazione dei lavori per l’impianto Inceneritore. “Il Movimento 5 Stelle – dice – è da sempre contrario all’incenerimento dei rifiuti ed in special modo delle “eco” balle di Taverna del Re, il cui contenuto è ancora ufficialmente un mistero. Nessuno può garantirci che non siano incenerite pure scorie pericolose, rifiuti tossici del Nord. Sotto i tendoni neri ci sono rifiuti di ogni genere, che ho dovuto attendere di entrare in Parlamento per poter vedere! Come deputato di Giugliano non me ne starò con le mani nelle mani ad attendere questo ennesimo biocidio. Si parla tanto di Europa, “ce lo chiede l’Europa”, etc..ecco questo è un caso ad esempio che va contro la linea dettata dal Parlamento europeo che mette al bando gli inceneritori dal 2020 preferendo soluzioni alternative come la raccolta differenziata, da sempre da noi sostenuta. Infine la costruzione di un inceneritore va contro pure il programma di biodiversità sempre del Parlamento europeo”. “Da anni con comitati ed associazioni chiediamo una commissionetecnico-scientifica per valutare il contenuto delle ecoballe e la possibile via d’uscita al problema ed invece il commissario incaricato dal Governo si limita a fare carotaggi per capire quanto la frazione sia secca e quindi inceneribile. Parliamo di 450 milioni di euro per un impianto mentre le nostre cittàcontinuano a non fare la raccolta differenziata e a non aprire siti di compostaggio. Il quadro è chiaro, fin troppo. Si continua a lucrare sulla vita dei cittadini, come se 46 discariche, tra legali e no, i continui roghi tossici, i ripetuti sequestri di pozzi e campi avvelenati non fossero già sufficienti a chiedere rispetto per questa “terra”. Chiediamo il diritto di ogni essere umano: respirare!” Si preannuncia un ferragosto molto caldo per l’esponente del M5S che non intende mollare, nemmeno con l’arrivo delle “vacanze” per la pausa dei lavori parlamentari. “Quello che faranno sparire dalla nostra vista – continua Micillo – non sfuggirà invece ai nostri polmoni, all’olfatto ed a seguire alle coltivazioni ed allevamenti locali!” “Mi appello – conclude il componente della II commissione Camera – al buon senso di tutti i protagonisti in scena sulla questione-inceneritore, viviamo un momento particolare di crisi come mai nella storia italiana. Non si sottovaluti la rabbia ed i malumori della gente, l’inceneritore di Giugliano non sia il detonatore per quelle azioni di rivolta paventate dallo stesso governatore Caldoro il 23 luglio scorso quando, riprendendo le parole di Gianroberto Casaleggio, ha commentato che: ‘Ci saranno disordini e rivolte per effetto di una povertà che aumenta, di una tensione sociale e di una sfiducia che aumentano””.
08.08.2013 richiedo l’accesso agli atti al Comune di Giugliano ed alla Regione. Per cercare di capire come sia stato possibile arrivare ad oggi a questo impianto.
10.8.2013 prendo contatti con i rappresentanti del Parlamento Europeo a Roma mediante la loro sede di rappresentanza. Intendo portare il problema a Bruxelles se l’Italia farà orecchi da mercante.
10.8.2013 alle ore 18 a Lago Patria presso il Parco Archeologico Liternum si teneva un incontro circa proprio l’inceneritore. Nell’occasione, fin dalla mattina avevo chiesto ai miei collaboratori di sollecitare il TgR Campania per l’invio di una telecamera che riprendesse la discussione e le proposte. Da premettere che anche i miei comunicati stampa sulle tematiche ambientali non ricevono visibilità dalla testata menzionata. In serata ho scritto pure al vicedirettore per lamentarmi di tale inconveniente.
12.08.2013 prendo parte alla manifestazione a Giugliano all’ingresso della casa comunale, per manifestare insieme a voi contro la decisione dell’inceneritore.
13.8.2013 inoltro nuovamente richiesta di accesso agli atti alla Regione mediante Urp per acquisire la documentazione che ha portato al bando.
13.08.2013 sono stato a Qualiano per spiegare alla cittadinanza la gravità di un simile impianto e le ripercussioni anche sul loro territorio.
13.08.2013 dichiaro e comunico che inutilmente abbiamo presentato i piani alternativi per i rifiuti a Regione, Provincia ed a Comune. Ciò per replicare all’assessore Romano che sostiene che non vi sono alternative percorribili.
15.08.2013 Dal comune di Giugliano mi comunicano che sono al lavoro per prepararmi la documentazione che gli ho richiesto circa l’inceneritore e che se volete potremmo studiarci insieme.
16.08.2013 pubblico sul mio blog personale il bando per l’assegnazione dei lavori per l’inceneritore, facendo appello per studiarlo insieme e sollevare comuni obiezioni al formulato. Devo dire che ad oggi, mi è arrivata una sola osservazione. Io metto a disposizione il mio mandato elettorale a favore di questa causa, che mi riguarda prima di tutto come giuglianese. Insieme possiamo elaborare un testo di osservazioni, delle eventuali irregolarità, oppure potrei raccogliere vostri suggerimenti. Per parlare alle istituzioni occorre andarci preparati e parlare il burocratichese sennò le nostre rimostranze restano nelle piazze. Come sempre.Sfruttate la mia presenza parlamentare per la causa del territorio.
16.08.2013 ricevo dal comune di Giugliano la documentazione richiesta circa l’inceneritore. (Delibere ed atti) :
a)ordine del giorno del consiglio comunale di Giugliano del 28.11.2011 intitolato “no all’inceneritore di Taverna del Re per smaltire tutti i rifiuti stoccati in Campania” – (trattasi di un ordine del giorno con il quale il consiglio comunale di Giugliano, all’unanimità, delibera di dire “no” all’inceneritore. Inoltre, si menziona una missiva da inviare al presidente della regione Campania, con la quale manifestare contrarietà all’inceneritore. Inviata per conoscenza al PDR ed altri organi istituzionali + istanza di appellarsi al mediatore europeo);
b) nota del sindaco Pianese rivolta a Caldoro con cui il sindaco esprime parere favorevole in merito alla proposta di nominare il dott. Carotenuto Commissario Straordinario e dove sottolinea la necessità di istituire un tavolo tecnico scientifico a cui partecipino anche le associazioni ambientaliste locali;
17.08.2013 dispongo la preparazione di una Mozione in Aula per impegnare il Governo a non costruire l’inceneritore di Giugliano. L’atto è pronto, reca le firme di 10 deputati ed attualmente è al vaglio del preposto Ufficio della Camera detto del sindacato ispettivo. Appena questi darà il via libera (eventualmente previa modifica di alcuni punti) sarà calendarizzarla.
18.08.2013 impegno la stesura di una Interpellanza urgente. Allo stato dei fatti è pronta anche questa. E’ stata inserita nell’elenco delle interpellanze da presentare, devo raccogliere a partire da giovedì prossimo in Aula le firme di 30 deputati oppure del solo capogruppo. Si deciderà al momento. Si possono presentare 5 interpellanze urgenti al mese. La presentazione deve essere concordata con il direttivo del Movimento. La prima occasione utile è la settimana prossima. Qualora dovesse esserci il placet del direttivo (nonché l’apposizione delle firme) potrò inviarla già lunedì 09.09.2013 nel primo pomeriggio per essere poi svolta il giovedì o il venerdì della stessa settimana.
24.08.2013 risollecito segreteria di Giovanni Romano per fissare a breve un incontro tra noi.
26.8.2013 insieme con Luigi Di Maio, Paola Nugnes, Bartolomeo Pepe prendo parte alla manifestazione in piazza contro l’inceneritore alla presenza anche di De Cristofaro di Sel.
26.08.2013 scrivo al Presidente della Repubblica (la lettera potrete trovarla in versione integrale sul mio blog) per chiedergli di graziare Giugliano non Berlusconi e che si adoperi per bloccare il bando del termovalorizzatore. Gli ho richiesto infine di fissare un incontro per poter ricevere sia me che alcuni rappresentanti dei comitati contro l’inceneritore. Attendo risposta.
28.08.2013 ricevo dalla Regione Campania a seguito della mia richiesta di accesso agli atti una nota fax con la quale mi comunicano che la mia richiesta è stata girata al dirigente Tutela ed Ambiente regionale.
31.08.2013 partecipo a Monte di Procida all’incontro di piazza XXVII Gennaio per spiegare la pericolosità dell’inceneritore anche per loro che sono apparentemente lontani.
02.09.2013 ore 17.30 ho contattato segreteria dell’assessore Giovanni Romano per risollecitare per l’incontro a brevissimo tempo. Mi hanno rassicurato che entro 2 giorni avrò una risposta.
Cosa farò?
– Continuare l’opera di sollecito al Ministro Orlando ed a Giovanni Romano per incontrarci.
– Sollecitare risposta alle interrogazioni relative a inceneritore e terra dei fuochi.
– Comunicarvi presto la data di calendarizzazione della mozione e dell’interpellanza urgente (Governo permettendo). Laddove cadesse Letta tutte le interrogazioni presentate decadono in toto, non sarà possibile produrre altri atti né di indirizzo (mozione ed interpellanze) né di controllo (interrogazioni e Question Time).
– A tal proposito con la ripresa dei lavori intendo far passare anche in Commissione Ambiente un’interrogazione a risposta immediata per la questione inceneritore mediante il nostro capogruppo Mirko Busto e da quest’ultimo coofirmata, dal momento che si può presentare un solo testo interrogativo a seduta specifica. L’atto è pronto. La prima settimana utile dovrebbe essere quella dal 09 al 13 settembre. Giovedì 5 settembre alle 11.30 si terrà l’ufficio di presidenza al termine del quale sapremo quando sarà presente in commissione il ministro o il sottosegretario per tale Question Time ed a quel punto, con il placet del capogruppo della commissione ambiente, si invia alla commissione ambiente.
– Ho richiesto il parere di un legale, esperto in materia di bandi pubblici, il quale mi ha comunicato che, sulla vicenda posso/possiamo insieme: Valutare se sia possibile preparare un ricorso al TAR Lazio eventualmente anche a mezzo di associazioni ambientaliste oppure a nome di un gruppo di cittadini ( in caso di ammissibilità staremo attenti a farlo rientrare nei canonici 30 o 60 giorni dalla pubblicazione del bando). In alternativa, si potrebbe valutare la possibilità di proporre un ricorso straordinario al presidente della repubblica oppure ricorrere agli organi di giustizia comunitari. In altre parole rivolgersi ad avvocati del ramo amministrativo.
Osservazioni – Bando inceneritore
Nell’approfondire/studiare con alcuni tecnici il bando del Commissario Carotenuto sul termovalorizzatore mi è stato detto dagli stessi che il riscontro di eventuali anomalie contenute nel bando di gara finirebbero per fare comodo alle imprese che dovessero non risultare vincitrici del bando. Queste potrebbero appellarsi a tali anomalie per un eventuale ricorso nei confronti del provvedimento, emanato dalla stazione appaltante, di aggiudicazione dell’appalto ad una impresa, piuttosto che ad un’altra.
Un eventuale ricorso presentato dalla cittadinanza non dovrebbe avere ad oggetto le anomalie del bando in quanto nei confronti del cittadino non si configura un interesse ad agire per la rilevazione di tali anomalie, bensì dovrebbe avere ad oggetto altri aspetti. Nel nostro caso: la difesa della nostra salute. Mi piace esporVi a 360° la situazione.
Ricordo inoltre che per un eventuale ricorso è competente il TAR Lazio.
Tale bando di gara utilizza la procedura del dialogo competitivo. Si deve procedere poi all’aggiudicazione con il metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
La procedura di dialogo competitivo è regolamentata dal decreto legislativo 163/2006 (codice degli appalti) all’articolo 58 ed è una procedura alternativa rispetto alla procedura:
a)aperta;
b)ristretta
c)negoziata
Prima di procedere al bando di gara la stazione appaltante deve effettuare l’avviso di preinformazione di cui all’articolo 63 codice degli appalti. Non mi risulta che tale avviso di preinformazione sia stato pubblicato, tuttavia ne dovremmo avere la certezza a seguito dell’istanza di accesso agli atti.In sintesi parliamo allora di anomalie intendendo in realtà le criticità del caso, che sarebbero:
1)mancanza parere del consiglio superiore dei lavori pubblici
2) mancata specifica motivazione per la scelta della procedura del dialogo competitivo
3) mancato avviso preinformazione
Prima di incontrarvi ho voluto approfondire la questione con Marco Vagnozzi (presidente consiglio comunale di Parma) :
• il bando sarebbe indeterminato nel suo oggetto.
• Manca l’indicazione del limite massimo di spesa cosi come la durata di funzionamento dell’inceneritore.
• Viene indicato il costo annuale di gestione dell’inceneritore ma non viene indicata la durata dello stesso.
• L’imprenditore intenzionato a concorrere ad una gara del genere sarebbe impossibilitato quindi a calcolare il proprio rischio d’impresa.
• manca l’indicazione della quantità dei rifiuti che si dovrebbero incenerire complessivamente cosi come la quantità di rifiuti da incenerire ogni anno
• L’offerta economica dell’imprenditore non può essere effettuata se lo stesso non è a conoscenza di quanti kg di rifiuti deve bruciare ogni anno.
La normativa nazionale prevede la diversificazione dei servizi e nel caso di specie viene tutto accentrato all’interno di un unico soggetto (il vincitore del bando).