“Una battaglia collettiva, non solo del Movimento 5 Stelle”. La dichiarazione è del capogruppo ambiente M5S alla Camera, Federica Daga, alla luce della conferenza stampa tenutasi oggi a Palazzo Chigi sul ddl parchi in discussione domani.
Cosa propone la nuova legge sui parchi? In discussione sono le modifiche alla legge 394 del 1991, il dispositivo che permise di colmare un vuoto legislativo sulla tutela delle aree naturalistiche. Dal ’91, grazie a questa legge, si è passati da una tutela del territorio dello 0,5% all’attuale 10%.
Per il biologo Giorgio Boscagli – già Direttore del Parco Regionale Sirente-Velino e del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi – la nuova legge trasformerà “la governance dei parchi, ovvero, i criteri di selezione di direttori e presidenti delle aree protette, affiché tutto risponda agli interessi di partito”.
Non solo. Come per l’Ilva, si ritornerà a parlare della dicotomia tra ambiente ed economia. “I presidenti e direttori – afferma l’on. Salvatore Micillo – non avranno alcuna competenza per portare avanti i parchi. Saranno soprattutto di nomina politica”.
Tra i relatori, la senatrice Paola Nugnes, secondo cui “la filosofia che guida questa riforma è il mettere a reddito e monetizzare qualunque cosa, cosicchè la predazione del territorio sia alla portata di tutti”. Alla fine del suo intervento la senatrice napoletana glissa: “Solo la conservazione ci permetterà di preservare il nostro territorio”.
A chiudere i lavori, l’intervento dell’on. Daga: “Da domani il testo di legge passerà in aula alla Camera. Vorremmo fare una sana e lunga discussione insieme al Governo per far capire loro che tipo di conseguenze si stanno prospettando. Il filo conduttore di tutti gli interventi è la ‘finanziarizzazione del territorio’. Ci tocca quindi parlare di finanza creativa e speculativa su quelli che sono i nostri beni comuni”.
Infine un appello rivolto agli altri partiti: “La battaglia parte anche qui, da quest’idea malsana che sta maturando ormai da 10/15 anni. Spero che questo invito a lottare contro questa proposta di legge venga presa anche da altre forze politiche”.
Non solo. Come per l’Ilva, si ritornerà a parlare della dicotomia tra ambiente ed economia. “I presidenti e direttori – afferma l’on. Salvatore Micillo – non avranno alcuna competenza per portare avanti i parchi. Saranno soprattutto di nomina politica”.