La riduzione delle emissioni, la prevenzione del dissesto idrogeologico, la protezione del suolo, il miglioramento della qualità dell’aria, la valorizzazione delle tradizioni legate all’albero e la vivibilità degli insediamenti urbani sono al centro delle politiche ambientali di questo Governo. Per il raggiungimento di questi obiettivi ha un ruolo fondamentale l’implementazione del verde pubblico, al quale sono dedicate molteplici iniziative del Ministero dell’Ambiente e del Comitato per lo sviluppo del verde pubblico: le “Linee guida per lo sviluppo sostenibile del verde urbano”, che forniscono un documento di supporto per la redazione di quegli strumenti fondamentali per l’amministrazione del verde pubblico; la “Strategia nazionale del verde urbano” del 2018, che prevede l’impegno nazionale a passare da metri quadrati ad ettari, la riduzione delle superfici asfaltate e l’adozione delle foreste urbane come riferimento strutturale e funzionale del verde urbano; le delibere del Comitato su particolari questioni pertinenti il verde urbano; l’emanazione di apposito Decreto ministeriale n. 146 del 31 maggio 2016 per la messa a dimora di specie arboree in occasione della giornata nazionale degli alberi, istituita con la Legge 10/2013; la promozione di periodici “stati generali” per il verde urbano, con lo scopo di sensibilizzare le varie istituzioni pubbliche.
Per la “Giornata nazionale degli alberi” del 2018, il Ministero dell’Ambiente ha organizzato con il Ministero delle politiche agricole gli “Stati generali del verde pubblico” con iniziative di sensibilizzazione in quattro città italiane (Napoli, Roma, Padova e Venezia). Inoltre, il Ministero delle politiche agricole ha organizzato, con la partecipazione del Comando Unità Forestale dei Carabinieri, incontri con scolaresche, prevalentemente delle scuole elementari, con messa a dimora di alberi e arbusti nei cortili delle scuole, anche rispondendo a precise richieste degli istituti scolastici.
Sono state ipotizzate più strette collaborazioni con le grandi organizzazioni pubbliche e private che gestiscono reti ferroviarie, reti stradali e autostradali, reti di canali irrigui, per l’utilizzo degli spazi interclusi e degli spazi in dismissione, per un grande piano di piantumazione di alberi e arbusti in grado di mitigare, almeno parzialmente, gli effetti del traffico e contribuire al raggiungimento degli obiettivi fissati per l’Italia dal protocollo di Kyoto e dagli Accordi di Parigi.
La tutela dal dissesto idrogeologico delle aree più soggette a fenomeni franosi richiede un incremento della collaborazione interistituzionale, anche in attuazione della pertinente normativa ambientale e del recente Testo unico per le foreste (D.Lgs. 34/2018). La gestione forestale da decenni è di diretta competenza delle Regioni, in conformità alle linee di indirizzo forestale e ambientale del Ministero dell’ambiente e del Ministero delle politiche agricole. In seguito all’ondata di maltempo, con venti e piogge, che ha colpito duramente tutto il territorio italiano, fra la fine di ottobre e l’inizio di novembre dello scorso anno, e che ha portato ad un disastro ambientale senza precedenti e danni per circa 2 miliardi di euro, il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo stato di emergenza per 12 mesi nei territori colpiti, stanziando una somma iniziale di 53,5 milioni di euro.