Mercoledì 27 marzo si è svolto presso l’auditorium del Ministero dell’Ambiente il seminario sul tema “Programmi di monitoraggio della strategia marina: risultati, esperienze e prospettive”, in cui sono stati resi noti i risultati ottenuti dal primo ciclo dei Programmi di monitoraggio della Strategia Marina, che ha coperto il periodo luglio 2015 – dicembre 2017.
Il Sottosegretario con delega al “Mare”, Salvatore Micillo, ha aperto l’incontro sottolineando come il Ministero sia da tempo all’avanguardia sui temi del controllo dell’ambiente marino. E questo non solo per gli aspetti di profilo tecnico-operativi, importanti e di grande spessore scientifico, ma anche per il “sistema a rete” che il Ministero ha creato, sviluppando fin dal 1989 una cooperazione tra l’Amministrazione Centrale, gli Istituti tecnici di riferimento ed i laboratori periferici. E’ grazie a questa rete che – ha sottolineato Micillo – sono stati con successo progettati e realizzati i Programmi di Monitoraggio a scala nazionale, coordinati e finanziati dal Ministero in attuazione prima della Legge 979/82 per la Tutela del Mare e poi della Direttiva sulla Strategia Marina. “Questo modello di lavoro ha rappresentato un esempio virtuoso di collaborazione tecnico-istituzionale e possiamo affermare che la lungimirante visione “di sistema” del Ministero ha anticipato gli ideali della Legge 132/2016.”
Il Sottosegretario ha poi evidenziato come nel corso della giornata di lavoro “verranno finalmente resi noti i risultati ottenuti dal primo ciclo dei Programmi di monitoraggio, quello che ha coperto il periodo luglio 2015 – dicembre 2017” e che si sta lavorando “perché al più presto vengano resi pubblici anche i risultati delle attività svolte da dicembre 2018 ad oggi e poi via via, in continuo, tutti i dati, avviando un sistema che allinei temporalmente le indagini a mare e la diffusione dei loro risultati, anche sotto forma di dati grezzi.”
Micillo ha poi annunciato che il Ministero sta avviando insieme ad ISPRA una grande campagna di informazione sui temi dal mare che si svolgerà da aprile a dicembre 2019. Campagna che partirà l’11 aprile, il giorno che dallo scorso anno è stato dichiarato Giornata del mare e della cultura marina in ricordo della tragedia della super-petroliera Haven, naufragata l’11 aprile del 1991 nel tratto di mare dinanzi a Voltri (GE) e terminerà il 2 dicembre con l’apertura, a Napoli, della 21° Conferenza delle Parti della Convenzione di Barcellona.
Diversi eventi sono già ipotizzati e molti altri vorremo fissare in ogni Regione italiana, soprattutto con il supporto delle agenzie regionali per la protezione ambientale. Il Sottosegretario ha manifestato, quindi, la volontà di “organizzare tante giornate di presentazione dei risultati del monitoraggio a livello nazionale, focalizzando poi l’attenzione sullo stato di qualità degli ambienti marini di ciascuna regione e su tematiche specifiche dei diversi territori. (…) infatti questo patrimonio di conoscenza va diffuso, portato sul territorio e condiviso, in modo da garantire a tutti i cittadini italiani di usufruire delle informazioni che derivano dalle attività di studio e controllo dei nostri mari svolte da organismi pubblici.”
Parallelamente il Ministero organizzerà altri eventi dedicati alla conoscenza ed al controllo dei nostri mari su vari temi, in primis quello dei rifiuti in mare sia in funzione della riduzione della plastica, sia sulle problematiche dei rifiuti già presenti nell’ambiente marino. In questo ambito il Ministero ha avviato un’istruttoria tecnica e giuridica per la definizione di una soluzione normativa che possa agevolare il conferimento da parte dei pescatori, nell’ambito dello svolgimento delle proprie attività professionali, dei rifiuti raccolti “accidentalmente” in mare durante le battute di pesca. Proposta di legge che – non a caso – si chiamerà “Legge Salva Mare”. Oltre al sottosegretario, sono intervenuti Maria Carmela Giarratano, Direttore Generale per la Protezione della Natura e del Mare al Ministero dell’Ambiente, Alessandro Bratti, Direttore Generale ISPRA, Oliviero Montanaro, dirigente della divisione per la tutela degli ambienti costieri e marini MATTM, e i tecnici di ISPRA e delle ARPA che hanno illustrato i risultati ottenuti nel corso del primo ciclo di monitoraggio, e sui cui interventi ci soffermiamo in altri articoli pubblicati su AmbienteInforma – che già ha publbicato numerosi contributi sul tema della Marine Strategy – in questo numero e nei prossimi.