Questa mattina il sottosegretario all’ambiente Salvatore Micillo, accompagnato dal Comandante Pietro Giuseppe Vella, Ammiraglio della Direzione Marittima Campania, è partito dal porto di Napoli per un sopralluogo via mare lungo tutto il litorale Domizio. Con il sottosegretario, anche il Prof. Massimiliano Lega, Capo della sua Segreteria al Ministero dell’Ambiente ed esperto in tematiche ambientali della Campania e lo scienziato americano John Kosmatka, docente della University of California di San Diego e direttore del California Nasa Space Consortium, che riunisce le più prestigiose università al mondo.
«A fronte delle numerose segnalazioni della cittadinanza e dei risultati delle analisi condotte ai fini della balneazione, ho ritenuto opportuno venire qui di persona per capire le reali dimensioni del problema» ha dichiarato il sottosegretario. «Il nostro compito è quello di garantire ai cittadini un ambiente sano e di qualità e lo possiamo fare solo ascoltando le istanze di chi vive il territorio tutti i giorni».
Risalendo il litorale, la motovedetta della Guardia Costiera si è avvicinata alla costa nel tratto che va dal Monte di Procida fino a Castel Volturno, effettuando delle soste per osservare lo stato delle acque nei punti considerati più critici: la foce del canale del depuratore di Cuma, la foce del canale di Lago Patria, la foce dei Regi Lagni, la foce del fiume Volturno e infine la foce del torrente Agnena.
«Sappiamo che i diversi corsi d’acqua che sfociano sul tratto di costa, raccolgono e trasportano quanto trovano nel loro percorso. Per questo per garantire la salute dei nostri mari è necessario andare oltre e contrastare i comportamenti non corretti o illeciti nell’entroterra e lungo i fiumi. Da qui l’impegno di mettere in atto con il Ministero dell’Ambiente azioni concrete, come il Master Plan Sarno e il progetto di gestione del territorio dei Regi Lagni, in stretta collaborazione con l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale» ha spiegato Micillo.
«Quella dell’inquinamento delle acque marine è una situazione le cui cause vanno cercate in più aspetti, con processi concomitanti e spesso discontinui. L’azione del Ministero è particolarmente rivolta alla ricerca di soluzioni e una chiara conoscenza delle cause ed il continuo monitoraggio del territorio sono l’azione indispensabile da cui partire per individuare progettualità efficaci e permanenti, permettendo al territorio di ritrovare l’originale bellezza ed eccellenza che lo ha contraddistinto nei secoli» continua.
Al termine del sopralluogo è stato deciso di avviare un ulteriore piano di monitoraggio dedicato alle zone in cui sono state riscontrate le criticità. «Una vera campagna di rilievi appositamente sviluppata per dare un impulso aggiuntivo e cercare una soluzione alle anomalie riscontrate» ha spiegato Micillo, che nella prima settimana di luglio tornerà per seguire personalmente la fase di campionamento.
Leggi questo articolo su: