Nell’ambito dei due giorni di EcoForum, la Conferenza Nazionale sull’economia circolare dei rifiuti, si è tenuto oggi a Roma il convegno sul tema “Rifiuti zero, impianti mille”, dove Legambiente ha presentato il quadro della gestione dei rifiuti, aprendo un dibattito tra istituzioni e privati sul superamento dell’emergenza rifiuti e il decollo dell’economia circolare nel nostro Paese.
All’evento, organizzato da Legambiente, Editoriale La Nuova Ecologia e Kyoto Club, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Regione Lazio, in collaborazione con i consorzi Conai e Conou, è intervenuto il sottosegretario all’Ambiente on. Salvatore Micillo, che ha sottolineato l’impegno del Governo nella realizzazione di una vera economia circolare, “l’unica via in grado di coniugare sviluppo economico, occupazione e sostenibilità ambientale e sociale”.
“La strada è tracciata ed è chiara – ha dichiarato Micillo. Con un fatturato di 88 miliardi di euro e oltre 575mila lavoratori impiegati, nel nostro Paese l’economia circolare è un processo ormai avviato e che già da molti anni ci vede fra i primi in Europa, per innovazione, per performance, per soluzioni. È doveroso ricordare che siamo uno dei paesi che l’Europa indica fra i più vicini agli obiettivi di riciclo previsti dall’Unione al 2030. Nel 2018 sono stati recuperati 10,7 milioni di tonnellate di rifiuti di imballaggio, l’81% del totale di quelli immessi al consumo.
Sappiamo che il panorama non è omogeneo ed è questo il momento, attraverso il recepimento delle nuove direttive europee, di rimuovere tutti gli ostacoli che hanno impedito all’economia circolare di penetrare in modo uniforme tutto il paese e tutti i flussi di rifiuti”.
Il sottosegretario ha poi voluto ricordare il ruolo fondamentale degli amministratori locali: “Le discariche appartengono ad un passato dove hanno portato danni all’ambiente, alla salute dei cittadini e all’economia dei territori. Servono amministratori locali illuminati, che lavorino per far convivere crescita economica e sostenibilità ambientale. Ci sono zone del nostro Paese in cui questo avviene e in altre in cui la situazione è ancora fortemente critica, ma comuni virtuosi e ecomafie sono le due facce di una stessa realtà. Dobbiamo continuare a sostenere con forza che sceglie di voler bene al territorio.”
A conclusione del suo discorso il sottosegretario ha annunciato la creazione di una competenza specifica sull’economia circolare interna al Ministero dell’Ambiente “che si occuperà della promozione delle politiche per la transizione ecologica e l’economia circolare, della gestione integrata del ciclo dei rifiuti, dei programmi plastic free e rifiuti zero, dell’implementazione dei criteri ambientali minimi (Cam), di rifiuti radioattivi e Ogm”.
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