A Giugliano non ci sarà nessun inceneritore ! Stavolta la mia lotta ambientalista è da cittadino e da deputato. Valga il rispetto delle leggi internazionali, degli studi medici e della difesa della salute umana come da Costituzione.
La politica non mente mai così tanto come sui rifiuti. Siti che dovevano essere provvisori sono diventati decennali, dovevano accogliere solo organico e secco e c’è arrivato di tutto, leggi come la 87/2007, che prima si fanno e poi sono dimenticate. Si aderisce all’Europa ma solo sull’Euro. Lo spread è più forte di vite umane, l’indicatore economico ha priorità massima nella scala di leggi da importare nel Paese.
E’ paradossale come la vicenda presenti aspetti grotteschi. Il ministro Orlando era stato più che cauto nel parlare di un termovalorizzatore, addirittura negando. L’assesore regionale all’ambiente Giovanni Romano ha una storia personale che lo lega da ex sindaco oramai alla cittadina numero uno in Italia per raccolta differenziata. Uno studio del Politecnico di Torino dice che la componente fine e ultrafine degli inceneritori è un concentrato cancerogeno. E ricordiamoci poi il caso del termovalorizzatore di Trieste che superò i limiti ammessi dalla legge.
Ve o chiediamo noi: “ce lo chiede l’Europa! No agli inceneritori e meno che mai a Giugliano”