Cresce il fronte della protesta, i comitati: “L’impianto avrebbe un impatto devastante”
– Si allarga il fronte della protesta contro l’ipotesi inceneritore. Si susseguono a ritmo serrato le iniziative dei comitati napoletani e del casertano che hanno dichiarato la netta opposizione alla realizzazione dell’impianto che dovrebbe sorgere nella zona del Ponte Riccio nei pressi della centrale di turbogas dell’Enel. Ieri si è tenuta una nuova assemblea fuori la villa comunale di Qualiano. Nei giorni scorsi le associazioni di ambientalisti hanno già tenuto diversi momenti di confronto. L’impianto di termovalorizzazione è previsto dal decreto convertito in legge del 2008 e lo smaltimento di questo prodotto della crisi rifiuti campana dei primi anni 2000 è una delle condizioni poste per evitare all’Italia una procedura UE di infrazione. Il bando di gara per la costruzione dell’inceneritore dovrebbe essere pubblicato a breve. Tra i manifestanti anche il deputato Salvatore Micillo che ha presentato una mozione a sua prima firma da calendarizzare non appena riprenderanno i lavori parlamentari e preso contatto con il Parlamento Europeo per investirlo della questione inceneritore che viola a suo giudizio il programma biodiversita’ in Europa…
(pag.15 di “Cronache di Napoli” del 14 agosto 2013)