Da cittadino giuglianese, e campano che da sempre si batte per vedere rispettato e tutelato il proprio territorio, ogni ritorno a casa non può che essere occasione fissa per mantenere vivi e saldi i rapporti con associazioni, comitati e attivisti con i quali ho percorso e sto percorrendo la durissima strada delle battaglie per la difesa dell’ambiente.
Ebbene, questa settimana con le indagini tecniche avviate a Casal di Principe volte ad accertare, qualora ce ne fosse bisogno, le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia a proposito dell’interramento di rifiuti tossici, le manifestazioni di protesta che ormai invadono costantemente le strade dei comuni martoriati dallo scempio ambientale, fino ad arrivare al drammatico fenomeno dei roghi tossici che proprio oggi ha scritto l’ennesima violentissima pagina proprio nel comune di Giugliano, col mega incendio di rifiuti appiccato a ridosso delle abitazioni presenti in località “Casacelle”, fare un bilancio di ciò che sta vivendo la cosiddetta Terra dei fuochi è stato veramente molto complicato.
Talmente complicato che il Ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, e l’Assessore regionale all’Ambiente della Campania, Giovanni Romano, hanno preferito disertare l’incontro previsto venerdì sera alla Biblioteca Diocesana di Caserta, per discutere sulle bonifiche dei territori contaminati tra Caserta e Napoli, dimostrando per l’ennesima volta la scarsa volontà di confrontarsi con un popolo che di fronte alla crescente preoccupazione per l’acclarato disastro provocato dai rifiuti tossici intombati, e di fronte alla prospettiva di un nuovo inceneritore nel comune di Giugliano, ha il diritto e il dovere di chiedere garanzie per il proprio futuro e per quello dei propri figli.
Come dimenticare le parole pronunciate da Orlando, nei suoi primi giorni da Ministro in un incontro tenuto a San Cipriano d’Aversa, presso la sede della NCO (Nuova Cucina Organizzata) di Peppe Pagano, quando affermò che sarebbe tornato in Campania ogni mese per avere piena contezza del dramma che sta vivendo questa terra. Oggi, fatti due conti, forse avrà compreso la reale situazione di questo territorio, e compreso che forse non era il caso di sparare promesse ai quattro venti, vista l’assenza. Romano ci abita in Campania, può farsi un’idea da solo.
Pertanto, da cittadino, prima che da deputato, mi sento il dovere di riproporre l’invito al Ministro Orlando, e con lui all’Assessore Romano, a dare seguito nel più breve tempo possibile a tutte le misure necessarie a bloccare il bando per la costruzione dell’inceneritore a Giugliano, a pensare seriamente di investire quei fondi fin da subito in urgenti interventi di bonifica e, nel frattempo, sedersi attorno a un tavolo per studiare insieme misure alternative all’incenerimento delle balle stoccate a Giugliano e in tutta la Campania, praticando scelte in linea con le reali necessità di tutela della salute e dell’ambiente dei cittadini campani.
Ed è per questo che spero nella possibilità che questi temi diventino argomento di discussione, confronto e impegno concreto nel prossimo incontro al quale sia Orlando che Romano, siamo sicuri, prenderanno parte in occasione della festa nazionale del Centro Democratico che si terrà a Torre del Greco domenica 29 settembre.
Interpellanza al Ministro Orlando contro la costruzione dell’inceneritore a Giugliano