Lo scorso venerdì 13 settembre ho tenuto in quest’Aula, alla presenza del Ministro Orlando, lo svolgimento della mia interpellanza urgente sul programmato impianto inceneritore di Giugliano. Alle mie rimostranze sulla pericolosità di tale impianto e la contrarietà delle popolazioni locali a questo progetto, il ministro rispose che fosse “una previsione contenuta dal 2010 all’interno della pianificazione regionale” e che avesse “aperto a una riflessione, per rimodulare le previsioni, che erano contenute nel piano” stimolando, testuali parole “questo tipo di confronto, che poi, naturalmente, passa, però, attraverso una statuizione – non è uno scaricabarile – della regione” aggiunse pure, sempre parole di testo suo. Concluse infine, dicendo che, “fino all’ultimo giorno utile” è “disponibile a verificare altre ipotesi”.
Le ultime ore hanno portato queste nuove ed attese ipotesi. Il consiglio regionale della Campania, ha approvato ieri sera a maggioranza, una risoluzione, per la sospensione del bando per l’assegnazione dei lavori dell’inceneritore. Sempre nel corso dell’assise è stato approvato anche un ordine del giorno, per chiedere di trovare una soluzione alternativa allo smaltimento delle ecoballe.
Mentre noi parliamo è in corso l’ennesima manifestazione che vede in strada migliaia di persone per dire no all’inceneritore. Persone partite da Aversa e che raggiungeranno Giugliano, un corteo che unirà due province, Caserta e Napoli. Per difendere il diritto alla salute propria e dei figli. Chiedo dunque al Governo ed in particolare faccio appello al Ministro Orlando affinché finalmente ci riceva e, di raccogliere quest’ultima novità, importantissima, un passo indietro determinante. A questo punto si attende solo il suo intervento. Ora non si può più fare lo scaricabarile dicendo è la regione, è il Commissariato.
Le migliaia di persone che hanno manifestato dalla fine di agosto ad oggi in tutto il territorio della Terra dei Fuochi, sono un referendum popolare,svoltosi senza urne, ma con voci, cartelli, striscioni, presenze silenziose e composte. Resta solo lei ministro, l’unico che ora deve prendere una posizione sull’argomento dopo quella della gente, della Regione e nostra, che fin dal primo momento abbiamo detto no all’inceneritore.