Tutto ebbe inizio con il VDay, il Parlamento Pulito e le 350mila firme raccolte. Condividendo tutto in rete siamo diventati la prima forza politica del Paese. Oggi ripartiamo dalla legge elettorale. Questa è la nostra bozza – che ora diventa di tutti voi, di tutti noi, della rete – preparata da un gruppo di ragazzi del M5S delle Commissioni affari costituzionali di Camera e Senato. Abbiamo lavorato duro per essere pronti alla chiamata alle armi per la riconquista della democrazia partecipativa dal basso. Discutiamone, cambiamola, miglioriamola. Ecco i punti salienti:
Sistema proporzionale;
Metodo D’Hondt per la ripartizione: più seggi ai partiti che prendono molti voti, meno a quelli che ne prendono pochi;
Circoscrizioni piccole, su base provinciale;
Possibilità per l’elettore di dare la propria preferenza in positivo (+1 voto) o in negativo (-1 voto);
Non è una legge elettorale per il M5S, ma per ridare il potere ai cittadini, consentendo loro non solo di scegliere i propri rappresentanti, ma anche di escludere coloro che non sono ritenuti degni. Facciamo pulizia degli impresentabili.
Trasformiamo il voto da strumento di delega, come avvenuto negli ultimi vent’anni, a strumento di partecipazione reale. Riportiamo il Parlamento al centro della vita politica del Paese, in grado di rappresentare realmente le istanze dei cittadini, attraverso circoscrizioni “naturali” che vincolano il mandato dell’eletto alla rappresentanza dei territori e della cittadinanza.
Ricorriamo al sistema proporzionale calcolando un “premio” direttamente proporzionale ai partiti che prendono più voti e inversamente proporzionale a chi ne prende meno. In questo modo si garantisce la governabilità del Paese e si disincentiva la frammentazione delle forze politiche (senza però imporre modelli bipolari) istituendo una sorta di “sbarramento” naturale.
Abbiamo fatto questo lavoro sapendo che non era per il Parlamento ma per noi tutti, per la rete. Lo abbiamo fatto sapendo che questa classe politica fatta di impresentabili vorrà mettere mano alla legge elettorale per mettere fuori gioco il M5S e per impedire alla Corte Costituzionale di dichiarare l’incostituzionalità del Porcellum. Lo abbiamo fatto lottando contro i partiti, per impedirgli di realizzare i loro intenti di potere, per batterli dentro e fuori il palazzo. La legge elettorale la cambierà il M5S quando sarà al governo,
Ogni voto un calcio in culo!
Ecco il dossier con le motivazioni che ci hanno spinto a scegliere alcune opzioni anziché altre.