Un complesso di grande importanza rischia di disperdersi nelle mani di qualche privato che non sappiamo nemmeno che uso ne farebbe. Su sollecitazione di chi ama quel “gioiello” oramai in abbandono totale, mi sono adoperato per formulare l’interrogazione di seguito, pubblicata oggi sugli Atti Indirizzo e Controllo della Camera. Se il Ministro dei Beni Culturali non mi risponde lo richiamerò in Aula fra una ventina di giorni. Il Complesso storico che ospitò il primo manicomio d’Italia ha al suo interno opere d’arte di grande pregio ed una Chiesa.
#SalviamoLaMaddalena
MICILLO, LUIGI GALLO, LOREFICE, SILVIA GIORDANO, BARONI, GRILLO, DALL’OSSO e MARZANA. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
ad Aversa (Caserta), in Via Linguiti, vi è il complesso architettonico di Santa Maria Maddalena ancor più noto come «La Maddalena», comprendente l’ex Ospedale Psichiatrico di Aversa (Caserta), che si estende per diversi ettari, fu fondato da Gioacchino Murat nel 1813, occupa 170 mila metri quadrati, protetto da mura alte 4 metri ed è stato il primo «manicomio d’Italia»;
dopo l’approvazione della legge Basaglia (numero 180 del 13 maggio 1978), disponente la chiusura delle strutture psichiatriche, anch’esso è stato chiuso;
oggi del tutto abbandonato;
l’area è di proprietà dell’Asl e della regione Campania, tranne per un edificio e la relativa fascia di terreno, di proprietà del comune di Aversa, ed è di fatto inaccessibile ai cittadini, ad eccezione di alcuni uffici dell’Asl ivi compresa la guardia medica;
l’area della Maddalena è stata lasciata dalla proprietaria, l’ASL di Caserta, in uno stato di abbandono;
in essa per anni il convento e la chiesa della Maddalena del 1200, di inestimabile valore artistico, la struttura dell’ospedale, del 1813, e l’immenso parco, sono stati lasciati alla mercé delle intemperie, dei vandali e dell’usura del tempo;
oggi, l’area si presenta in una grave situazione di degrado;
i tetti si stanno sgretolando mettendo a repentaglio finanche le opere d’arte di grande valore;
il 13 settembre 2014 diverse testate online hanno riportato la notizia che l’Asl ha messo in vendita l’ex Maddalena di Aversa (fonte: noicaserta.it);
l’amministrazione comunale di Aversa ha preso atto della intervenuta pubblicazione dell’avviso di manifestazione di interesse per la valorizzazione del complesso immobiliare denominato della Maddalena;
i termini per l’inoltro della manifestazione di interesse scadranno il prossimo 30 settembre 2014;
rispetto al contenuto dell’avviso pubblico l’amministrazione comunale ha espresso alcune perplessità confluite in un atto di indirizzo adottato dalla giunta comunale di Aversa nella seduta di mercoledì 10 settembre 2014;
l’avviato procedimento risulterebbe non coerente con l’avviato percorso sinergico e di coordinamento inter-istituzionale volto alla definizione ed attuazione degli interventi di riqualificazione dell’area facente parte del complesso così come sancito in uno schema di protocollo di intesa approvato dalla giunta comunale il cui contenuto è stato condiviso anche dalla direzione dell’Asl di Caserta;
se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative intendano assumere con urgenza, per salvaguardare il bene descritto (opere d’arte di grande pregio, il Museo della Follia), poiché vi è il rischio di crolli che finirebbero per disperdere per sempre detta «memoria» storica, un tempo di utilizzo sanitario ad oggi rientrante nei beni del patrimonio artistico culturale della Campania, se vi siano progetti di restauro della struttura. (4-06069)
L’Interrogazione pubblicata su Atti Indirizzo e Controllo