Fare bene e fare presto. È stato questo il comune denominatore del convegno al quale ho preso parte sabato scorso a Succivo presso il Casale di Teverolaccio in occasione della edizione 2014 di FestAmbiente. Oggetto del convegno, la legge sui reati ambientali che da qualche mese attende l’approvazione del Senato, i potenziali elementi migliorativi della legge e gli effetti di una sua rapida applicazione.
Nella lunga serie di interventi, ho avuto la possibilità di raccogliere il contributo del mondo dell’impresa tramite il presidente di Confindustria Caserta, Luciano Morelli, che ha espresso perplessità non sulla legge ma sulla sua applicazione evidenziando il rischio di danneggiare anche le imprese sane del territorio per le quali è stata chiesta maggiore tutela. Una tutela che però, mi permetto di precisare, andrebbe strutturata forse a partire dagli ambienti interni agli industriali che dovrebbero prima loro isolare episodi di cattiva gestione di attività poco trasparenti.
Significativo l’appello del generale della Forestale, Sergio Costa, da anni in prima linea nella battaglia contro l’avvelenamento dei terreni campani, il quale ha ravvisato l’urgenza di arrivare presto all’approvazione di uno strumento normativo sviscerato in maniera dettagliata dal magistrato Raffaele Piccirillo che ha contribuito in maniera sostanziale alla scrittura della legge, e ritenuto fondamentale nel panorama delle attività di indagine per i reati commessi contro l’ambiente.
C’è da riflettere con attenzione sull’accorato appello dei sindaci di Succivo, Antonio Tinto, e di Casal di Principe, Renato Natale i quali hanno ravvisato la necessità di un maggiore sostegno alle amministrazioni locali che da sentinelle nonché presidi territoriali di primo livello sono quelle che più di tutti sono costrette e pagare il caro prezzo della condizione ambientale della cosiddetta Terra dei fuochi. Una condizione che, come crediamo da sempre, richiede maggiori risorse non solo sul piano economico che invece continua a subire gli effetti di trasferimenti sempre più striminziti verso gli enti locali (con la naturale ripercussione sui cittadini che si ritrovano di volta in volta tributi locali sempre più alti), ma anche sul piano del personale che sotto organico e mal formato offre poche possibilità di organizzare una seria e strutturata campagna di contrasto all’emergenza ambientale intesa in tutte le sue sfaccettature.
Feedback positivo anche dalle associazioni, rappresentate nell’occasione da Mariano Di Palma, rappresentante di Libera Campania che ha sottolineato le potenzialità di una legge che apre un nuovo capitolo nell’ambito del contrasto alla criminalità organizzata e alle conseguenti occasioni di sviluppo di attività sane da contrapporre all’economia criminale.
Molto interessante la testimonianza portata da don Maurizio Patriciello che ha invitato a mettere fine al fiume di polemiche sterili sulle contrapposizioni come quella tra nord e sud e a concentrarsi sull’unica distinzione che può aiutare il nostro territorio a vincere la dura battaglia contro l’emergenza che è quella tra persone oneste e persone disoneste, senza però dimenticarsi che al di là della legge c’è bisogno di interventi rapidi nei confronti del fenomeno sversamenti e roghi tossici sui i quali i provvedimenti si sono dimostrati palesemente inefficaci.
A questo punto non ci resta che prendere per buone le parole del senatore Pd, Sollo che ha espresso la volontà di impegnarsi col Ministro Orlando e coi colleghi di partito affinchè le audizioni e il conseguente passaggio in Senato della legge si realizzi entro l’inverno.
E infine sono da prendere con fiducia le parole pronunciate dal vice presidente nazionale della Legambiente, Stefano Ciafani che ha annunciato la chiara volontà di agire fin da subito con un solido pressing affinchè la legge non finisca nel dimenticatoio come accaduto già per i testi cui si era lavorato negli anni passati.
Noi faremo la nostra parte!
gli interventi di Padre Maurizio Patriciello, Angelo Ferrillo (con la risposta di Piccirillo ed il mio