Alle 19,52 di un anno fa diventava legge i “Delitti contro l’ambiente”.
In quest’anno abbiamo girato l’Italia per parlarne, per discuterne con esperti e magistrati per capirne gli effetti e i risultati http://goo.gl/hiqbGC
Di seguito alcuni commenti sulla legge sugli ecoreati dei magistrati e dei rappresentanti delle forze di polizia che hanno partecipato all’#ecogiustiziatour di Legambiente, partito lo scorso ottobre da Torino per informare sui nuovi strumenti del Codice penale per tutelare l’ambiente.
Torino, 17 ottobre 2015 Gianni De Potestà, Ispettore del Corpo forestale dello Stato: “Prima scrivevamo le nostre informative di reato con la matita, magari spuntata. Ora con la nuova legge lo facciamo con la penna stilografica”.
Torino, 17 ottobre 2015 Raffaele Guariniello, sostituto procuratore della Repubblica di Torino: “Attendevamo la legge sugli ecoreati dal 2008, anno di approvazione della direttiva Ue sulla tutela penale dell’ambiente, e finalmente ce l’abbiamo. Prima si potevano perseguire i disastri ambientali basandosi solo sul reato di disastro generico, che spazia dal crollo al naufragio. E sul disastro ambientale esistevano in tutto solo 11 sentenze della Cassazione. Sono passati pochi mesi dall’introduzione della nuova
legge ma si sono sentite solo polemiche. Ora è arrivato il momento di abbandonare le lamentele e passare all’applicazione”.
Anagni (Fr), 15 gennaio 2016 Marco Cavallo, comandante del Noe dei Carabinieri di Roma: “La legge sugli ecoreati è una svolta epocale”.
Genova, 10 febbraio 2016 Franco Bonechi, comandante provinciale del Corpo forestale dello Stato di La Spezia: “La nuova legge 68 del 2015 garantisce una maggiore forza alla polizia giudiziaria”.
Genova, 10 febbraio 2016 Vito Monetti, ex procuratore generale della Corte di appello di Genova: “È molto importante la confisca dei beni e dei profitti, anche per equivalente, prevista nella nuova legge”
Torino, 24 febbraio 2016 Nicola Serianni, sostituto procuratore della Repubblica di Novara, per anni titolare di inchieste sull’illegalità ambientale: “Ora avrei potuto lavorare molto meglio perché per fronteggiare la gravità dei reati ambientali ci sono strumenti adeguati. Con il nuovo assetto normativo le indagini contro gli ecoreati sono molto più efficaci. Restano i reati contravvenzionali, si aggiungono i delitti, ci sono anche le prescrizioni. Abbiamo finalmente un sistema completo”.
Salerno, 16 marzo 2016 Aldo De Chiara, magistrato della Corte d’appello di Salerno: “Se fino a ieri i magistrati guidavano una Topolino, ora con la legge sugli ecoreati hanno una Ferrari. Finalmente la magistratura ha strumenti efficaci per colpire chi inquina. Gli imputati non potranno più contare
sulla prescrizione. La legge prevede anche una pesante responsabilità giuridica delle imprese. Oggi è più difficile farla franca”.
Salerno, 16 marzo 2016 Sergio Costa, comandante del Corpo forestale dello Stato in Campania: “La nuova legge è la migliore possibile”.
Caserta, 17 marzo 2016 Gianfranco Amendola, magistrato in pensione: “Basta polemiche, la legge sugli ecoreati c’è e va applicata. Ci sono molte cose importanti nella legge come i delitti di omessa bonifica e impedimento del controllo, il raddoppio dei tempi di prescrizione, la responsabilità penale delle imprese e la nuova aggravante ambientale”.
Caserta, 17 marzo 2016 Sergio Costa, comandante del Corpo forestale dello Stato in Campania: “Sono molto importanti i delitti ancora poco conosciuti di omessa bonifica e impedimento del controllo”.
Afragola (Na), 19 marzo 2016 Giovanni Corona, sostituto procuratore del Tribunale di Napoli: “La legge sugli ecoreati è delle più grandi e giuste riforme di sempre del codice penale. C’è voluta prima la Terra dei fuochi,
purtroppo, ma ora proviamo a voltare pagina”.
Modena, 19 marzo 2016 Pino Giove, comandante del Corpo forestale dello Stato in Emilia Romagna: “Finalmente gli ecoreati sono stati approvati. Non esageriamo con le critiche perché la legge colpisce nel segno e ci permette di fare indagini che prima non potevamo fare. Sono importanti il nuovo delitto di disastro ambientale, la responsabilità penale delle imprese e la confisca dei beni, anche per equivalente, per gli inquinatori”.
Messina, 21 marzo 2016 Rosanna Casanova, sostituto procuratore della Repubblica di Patti: “Sono molto contenta della nuova legge. Prevede delitti molto importanti e l’abbiamo utilizzata più volte su depuratori non
funzionanti”.
Messina, 21 marzo 2016 Giuseppe Vadalà, comandante del Corpo forestale dello Stato in Toscana: “Si tratta di una legge epocale ed eccezionale che fa la differenza”.
Messina, 21 marzo 2016 Daniele Manganaro, commissario capo di S. Agata di Militello: “Con questa legge si eseguono subito le bonifiche. Prima sequestravamo ma i rifiuti rimanevano lì”.
Taranto, 1 aprile 2016 Luca Ramacci, magistrato della Corte di Cassazione: “La legge sugli ecoreati è un grande passo in avanti. Sono importanti le novità dei delitti di impedimento al controllo e omessa bonifica, le aggravanti ambientali e le confische dei beni per gli inquinatori. Ora i magistrati hanno finalmente strumenti validi per contrastare l’illegalità ambientale”.
Taranto, 1 aprile 2016 Franco Sebastio, ex procuratore capo di Taranto: “Prima della legge perdevamo la testa per capire come fermare gli ecoreati, ora ci sono norme specifiche che costituiscono una conquista importantissima. Questa è una rivoluzione e un’ottima iniziativa del legislatore che ha dato la giusta dignità ai reati ambientali”.
Manduria (Ta), 2 aprile 2016 Ennio Cillo, sostituto Procuratore generale presso la Procura generale della Corte di appello di Lecce: “Finalmente abbiamo i delitti ambientali nel codice penale con pene severe e adeguati
strumenti di indagine che ci permettono di difendere l’ambiente, la salute e le imprese serie. La parola abusivamente è positiva perché allarga di molto il raggio di azione della nuova norma. Con il delitto di inquinamento possiamo estendere i nostri controlli a tutte le matrici ambientali e non
solo ad acqua, aria e suolo”.
Messina, 21 aprile 2016 Piero Vinci, sostituto procuratore della Repubblica di Messina: “La qualità della produzione normativa non è mai elevata ma la legge sugli ecoreati è una delle eccezioni. I nuovi reati hanno una loro coerenza e la legge è fatta bene. Finalmente abbiamo superato la stagione del getto pericoloso di cose. Importante il delitto di omessa bonifica, il ravvedimento operoso e la parte sulle prescrizioni”.
Milano, 28 aprile 2016 Roberto Pellicano, sostituto procuratore della Repubblica di Milano: “Condivido in pieno l’entusiasmo di Legambiente per l’approvazione di questa legge. È una norma di grande impatto e positiva per i suoi risvolti culturali e giudiziari. Gli effetti sono immensi e le pene sono alte. Il legislatore ha fatto il suo, ora spetta ai magistrati e alle forze di polizia”.
Jesi (An), 6 maggio 2016 Raffaele Velardocchia, comandante provinciale del Corpo forestale dello Stato di Ancona: “Nel passato abbiamo fatto tante indagini per reati ambientali che poi purtroppo sono andati in
prescrizione. Ora finalmente c’è questa legge. È una legge chiara e che permette alla polizia giudiziaria di operare con più facilità grazie ai sequestri, agli arresti, alle intercettazioni, alle indagini bancarie e a quelle patrimoniali”.
Roma, 19 maggio 2016