Alla luce dei risultati dell’importante indagine, che si è svolta nelle ultime ore nel casertano, coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, credo sia doveroso un plauso alle Forze dell’Ordine, che con la capillare presenza sul territorio mantengono alta l’attenzione al problema dell’inquinamento ambientale e portano avanti un lavoro importantissimo di tutela della salute della collettività.
L’operazione, che ha visto impegnati in fase investigativa e operativa il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale Carabinieri di Caserta, il Nucleo Operativo Ecologico Carabinieri di Caserta, nonché la Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, ha interessato una zona da anni fortemente compromessa dalle attività industriali, denominata “Piscina Rossa”, all’interno della ed. “Area Vasta” e, precisamente, nella porzione compresa nel comune di San Nicola la Strada.
I diversi comparti militari specializzati in materia ambientale hanno sequestrato 12 pozzi utilizzati per uso domestico e per l’irrigazione, dando esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo, emanato dalla Procura in seguito al rilevamento di un’elevata presenza di metalli pesanti, tra cui in primis l’Arsenico, sostanza notoriamente tossica e cancerogena. Con il personale dell’Arpac sono state svolte ulteriori attività tecniche di carotaggio, che hanno portato al rinvenimento di materiale probabilmente di produzione industriale, che sarà analizzato dai laboratori abilitati dell’ARPAC.
Una situazione molto grave, che conferma la necessità di una forte presenza sul territorio e di un sempre maggiore impegno nel campo delle bonifiche e del danno ambientale. Il Ministero dell’Ambiente in questi mesi ha portato al centro dell’azione di Governo il risanamento dei Siti di Interesse Nazionale, e non solo, creando una cabina di regia nazionale, rafforzando la rete e il dialogo tra i diversi livelli istituzionali competenti e stanziando milioni di euro per le Regioni e le attività di bonifica.
Vogliamo accelerare i processi e ridare ai cittadini il loro territorio, dopo troppi anni di attesa.
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