La normativa vigente attribuisce al sistema CONAI la gestione degli imballaggi e al POLIECO la gestione dei beni in polietilene che non si configurino come imballaggi: due diversi sistemi di gestione dei rifiuti, tra loro complementari e concorrenti, che astrattamente non interferiscono fra loro ma che hanno tuttavia creato contrasti interpretativi. Il recepimento delle direttive europee del “pacchetto rifiuti”, permetterà al Ministero dell’ambiente, organo preposto alla vigilanza e al controllo dell’operato dei Consorzi per la corretta gestione del rifiuto, di definire in maniera chiara l’ambito di applicazione dei due sistemi di gestione.
Con la Legge di Bilancio 2018, la proroga dello stato di emergenza per la grave situazione ambientale nello Sito di Interesse Nazionale ex Stoppani (Comune di Cogoleto) scadeva il 31 dicembre 2018. Le proposte di proroga avanzate dal Ministero dell’Ambiente prima nell’iter di approvazione del decreto “Milleproroghe” e poi nell’iter di approvazione della legge di bilancio 2019 non sono state accolte. Pertanto, per garantire la continuità dell’azione di messa in sicurezza, il Commissario delegato – Prefetto di Genova, ha adottato apposito provvedimento finalizzato a consentirgli di operare in regime di prorogatio per ulteriori 45 giorni. Inoltre, durante una riunione svoltasi ieri tra il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, il Segretario Generale del Ministero dell’ambiente, il Presidente della Regione Liguria, e il Commissario straordinario – Prefetto di Genova, è stato concordato di rappresentare al Governo l’esigenza di prorogare, con norma primaria d’urgenza, lo stato di emergenza e, quindi, il Commissariamento del SIN.
La storia della Discarica di Cerro Maggiore inizia oltre 25 anni fa, in piena emergenza rifiuti della Città di Milano. Nel corso degli anni sono stati stipulati diversi atti che impegnavano i vari soggetti competenti, ossia la Regione Lombardia, i Comuni di Cerro Maggiore e Rescaldina, la Simec S.p.A. ed altri soggetti privati, per la realizzazione della riqualificazione ambientale del “Polo Baraggia”, senza tuttavia giungere all’ultimazione delle opere di recupero né al collaudo di quelle già realizzate. Anche l’ultimo progetto di riqualificazione presentato nel 2018 dalla Ecoceresc S.r.l. (ex Simec) non potrà avere esecuzione per criticità sulla fattibilità. Tuttavia la Regione Lombardia che il Comune di Cerro Maggiore si sono detti pronti a trovare una soluzione e lo stesso Ministero dell’Ambiente concorda sulla necessità di approfondire lo studio delle tecnologie disponibili, attivando un tavolo tecnico al fine di pervenire ad una progettazione preliminare degli interventi. Non è previsto, viceversa, alcun finanziamento da parte del Ministero, in quanto il “Polo Baraggia” non rientra tra i Siti di Interesse Nazionale per i quali il Ministero dell’ambiente gestisce le risorse finanziarie.
Il Ministero dell’ambiente, perfettamente consapevole delle criticità ancora esistenti nel territorio nazionale per l’attuazione del Sistema Idrico Integrato e la realizzazione degli interventi fognari e depurativi e del fatto che tali processi siano strettamente connessi tra loro, è impegnato costantemente e con la massima attenzione a vigilare e ad intraprendere e portare avanti tutte le azioni di competenza volte alla risoluzione delle stesse, con particolare riferimento al monitoraggio dello stato di attuazione degli interventi e dello stato ambientale dei luoghi. Nello specifico, l’agglomerato di Santa Flavia appartiene all’ATO1 Palermo e rientra tra i 48 agglomerati interessati dalla Causa C 251/17 per mancata attuazione della direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane. Dagli atti l’intervento di “Attivazione e adeguamento del sistema fognario depurativo a servizio del comune di Santa Flavia” risulta aggiudicato ed il progetto esecutivo, già redatto, non ha ancora superato la fase di approvazione a causa di criticità derivanti dalla presenza di abitazioni entro la fascia di rispetto dell’impianto, prevista da normativa regionale. Si tratta di questione già affrontata dai soggetti coinvolti e sarà oggetto di ulteriore riunione tecnico operativa, fissata per il prossimo 26 febbraio, tra i competenti Dipartimenti regionali, il Comune, il Commissario Unico, l’ATI Palermo e l’Arpa. Per quanto concerne l’intervento di “Completamento rete fognante”, risulta redatto dalla Struttura Commissariale un nuovo schema progettuale che prevede la realizzazione di nuove condotte fognarie, ad integrazione di quelle esistenti, collettori emissari a gravità e impianti di sollevamento.
Tenuto conto della fondamentale importanza riconosciuta alle opere di rigenerazione urbana del “Vallone Moranzani” per lo sviluppo socio – economico dell’area di Porto Marghera, sia la Regione Veneto, cui compete, in base all’Accordo di Programma del 31 marzo 2008, l’individuazione delle risorse per la realizzazione del parco urbano Moranzani, sia le Amministrazioni statali, le quali avvieranno le procedure finalizzate alla valutazione di compatibilità ambientale e al rilascio dell’autorizzazione unica non appena sarà depositato il progetto di razionalizzazione delle linee elettriche Dolo-Camin, stanno operando con la massima attenzione e d’intesa con tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti, al fine di giungere alla realizzazione degli interventi di riqualificazione dell’area.
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