Questa mattina, in occasione della “Giornata del mare e della cultura marina”, con ISPRA e SNPA ho dato il via alla campagna #IoSonoMare: per raccontare ai cittadini lo stato del mare, ma soprattutto quanto lo Stato fa per il mare, condividendo l’attività di monitoraggio sull’ambiente marino che il Ministero dell’Ambiente svolge costantemente da anni, in collaborazione con ISPRA, le Regioni, le ARPA costiere e le Aree Marine Protette. I prossimi mesi saranno i mesi del mare, coinvolgeremo Università ed enti di ricerca e daremo evidenza a tutte le esperienze raccolte attraverso le attività di studio e controllo dei nostri mari.
Un calendario di eventi sul territorio che si concluderà il 2 dicembre con la 21° Conferenza delle Parti della Convenzione di Barcellona a Napoli, scelta come cuore del Mediterraneo per parlare di blue economy, clima, biodiversità e sviluppo sostenibile. Un contenitore di ampio respiro all’interno del quale, in primis, verranno esposti e dibattuti i risultati del monitoraggio svolti in attuazione della Direttiva Strategia Marina, accessibili dal 27 marzo all’indirizzo http://www.db-strategiamarina.isprambiente.it
Con il supporto del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, saranno organizzate giornate di presentazione dei risultati del monitoraggio a livello nazionale, focalizzando poi l’attenzione sullo stato di qualità degli ambienti marini di ciascuna regione e su tematiche specifiche dei diversi territori. Non solo, la campagna #IoSonoMare rappresenterà una straordinaria occasione di diffusione e condivisione delle conoscenze ed esperienze raccolte attraverso le attività di studio e controllo dei nostri mari, svolte soprattutto da organismi pubblici.
Il Conisma presenterà un premio, dedicato alla memoria del prof. Eugenio Fresi, per le più belle tesi di laurea elaborate sui dati acquisiti nell’ambito delle attività di monitoraggio svolte dal Ministero in attuazione della Direttiva Strategia Marina, mentre Unioncamere presenterà il “VII rapporto sull’Economia del Mare”.
Un’agenda in fieri, che dalla prossima settimana sarà pubblicata sui siti del Ministero dell’Ambiente e di ISPRA. Qualche anticipazione: un evento il 9 maggio a Genova all’interno di Slow Fish e a giugno a Napoli con un convegno ISPRA che illustrerà dati ed attività di ricerca in mare, quelle ad esempio legate alle emergenze da sversamento di inquinanti, ai controlli sulle piattaforme petrolifere, programmi di didattica e di scuola/lavoro.
I dati ci consentono di avere chiare quali sono le criticità su cui intervenire con provvedimenti normativi e campagne di sensibilizzazione. Per fare un esempio, il Ddl Salvamare, approvato pochi giorni fa in Consiglio dei Ministri, che permette ai pescatori di portare a riva la plastica raccolta con le reti durante le battute di pesca, o la #PlasticFreeChallenge lanciata dal Ministro Costa la scorsa estate, rispondono all’allarme dei rifiuti in mare, laddove sappiamo che il 95% dei rifiuti in mare aperto è plastica e parliamo di oltre 150 milioni di tonnellate.