Centrodestra o sinistra, attorno alla torta la reazione è uguale per tutti: ciascuno prende la sua fetta. Tutti tranne noi del Movimento Cinque Stelle!
L’Ufficio di presidenza della Camera, con il voto contrario dei 3 componenti M5S ha deliberato il piano di ripartizione dei contributi pubblici ai partiti e ai movimenti politici per il 2013. Si tratta in totale di 56,3 milioni di euro. I soldi stanziati fanno riferimento alle elezioni per la Camera, per il Parlamento europeo e per le Regionali.
L’Ufficio di presidenza ha stabilito che di questi 56,3 milioni saranno 48,6 i milioni ai movimenti e ai partiti rappresentati a Montecitorio. La somma sarà così ripartita:
Al Popolo della libertà andranno 18.6 milioni di euro, al Partito democratico 18 milioni, alla Lega Nord 5,4 milioni, Udc 3,1 milioni, Scelta civica 1,3 milioni, Sel 1,1 milioni, Fratelli d’Italia 442 mila euro. I tre componenti dell’Ufficio di presidenza che hanno votato contro l’ok al piano di ripartizione sono Luigi di Maio, Claudia Mannino e Riccardo Fraccaro.
Il Movimento 5 stelle nemmeno ha presentato la domanda per ottenere i contributi e i rimborsi per le spese elettorali e non incasserà i 4,2 milioni. La nostra parte sarà restituita allo Stato. Magari con un “Restitution Day 2”.