NO ALL’INCENOCIDIO, IL TERRITORIO HA GIA’ DATO! HO PRESENTATO UN’INTERROGAZIONE E PROMUOVERO’ TUTTI GLI ATTI CHE IL MANDATO MI CONSENTE.
Comunicato Stampa del 7 agosto 2013
“Mi opporrò alla costruzione dell’inceneritore sul nostro territorio!” commenta Salvatore Micillo, deputato del Movimento Cinque Stelle che non ci sta proprio alla notizia che tra pochi giorni parte il bando di assegnazione dei lavori per l’impianto Inceneritore.
“Il Movimento 5 Stelle – dice – è da sempre contrario all’incenerimento dei rifiuti ed in special modo delle “eco” balle di Taverna del Re, il cui contenuto è ancora ufficialmente un mistero. Nessuno può garantirci che non siano incenerite pure scorie pericolose, rifiuti tossici del Nord. Sotto i tendoni neri ci sono rifiuti di ogni genere, che ho dovuto attendere di entrare in Parlamento per poter vedere! Come deputato di Giugliano non me ne starò con le mani nelle mani ad attendere questo ennesimo biocidio.
Ho inviato una richiesta di un incontro urgente con il Ministro dell’Ambiente Orlando sottoscritta anche da altri deputati campani e parallelamente un’analoga richiesta l’ho fatta all’assessore regionale all’Ambiente in Campania Giovanni Romano. Ho presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Ambiente ed a quello della Sanità per chiedere di quali notizie dispongono su questo inceneritore che si vuole costruire a Giugliano e che misure intendono assumere nell’immediato ricordando le disposizioni europee in materia. Si parla tanto di Europa, “ce lo chiede l’Europa”, etc..ecco questo è un caso ad esempio che va contro la linea dettata dal Parlamento Europeo che mette al bando gli inceneritori dal 2020 preferendo soluzioni alternative come la raccolta differenziata, da sempre da noi sostenuta. Infine la costruzione di un inceneritore va contro pure il programma di biodiversità sempre del Parlamento Europeo”.
“Da anni con Comitati ed Associazioni chiediamo una commissione tecnico-scientifica per valutare il contenuto delle ecoballe e la possibile via d’uscita al problema ed invece il Commissario incaricato dal Governo si limita a fare carotaggi per capire quanto la frazione sia secca e quindi inceneribile. Parliamo di 450 milioni di euro per un impianto mentre le nostre città continuano a non fare la raccolta differenziata e a non aprire siti di compostaggio.
Il quadro è chiaro, fin troppo. Si continua a lucrare sulla vita dei cittadini, come se 46 discariche, tra legali e no, i continui roghi tossici, i ripetuti sequestri di pozzi e campi avvelenati non fossero già sufficienti a chiedere rispetto per questa “terra”. Chiediamo il diritto di ogni essere umano: RESPIRARE!”
Si preannuncia un ferragosto molto caldo per l’esponente del M5S che non intende mollare, nemmeno con l’arrivo delle “vacanze” per la pausa dei lavori parlamentari.
“Quello che faranno sparire dalla nostra vista – continua Micillo – non sfuggirà invece ai nostri polmoni, all’olfatto ed a seguire alle coltivazioni ed allevamenti locali!”
“Mi appello – conclude il componente della II Commissione Camera – al buon senso di tutti i protagonisti in scena sulla questione-inceneritore, viviamo un momento particolare di crisi come mai nella storia italiana. Non si sottovaluti la rabbia ed i malumori della gente, l’inceneritore di Giugliano non sia il detonatore per quelle azioni di rivolta paventate dallo stesso Governatore Caldoro il 23 luglio scorso quando, riprendendo le parole di Gianroberto Casaleggio, ha commentato che: ‘Ci saranno disordini e rivolte per effetto di una povertà che aumenta, di una tensione sociale e di una sfiducia che aumentano”.