Irwin Bross, direttore anziano dell’Istituto di ricerca sul Cancro più grande del mondo, lo Sloan-Kettering, ha detto: “quando (…il governo e la classe dirigente medica e scientifica…) dicono che qualcosa è sicuro e buono per te, ciò che questo significa veramente è che è sicuro o buono per loro. A loro non importa quello che succede a te (…) Se c’è qualcuno che proteggerà la tua vita e sicurezza, quel qualcuno non potrai essere che tu.”
Sembra scritta appositamente per il caso di Giugliano, dove riceviamo conferma dalla viva voce dell’assessore regionale all’Ambiente della Campania Giovanni Romano, che l’inceneritore sarà costruito e che, tra una decina di giorni, quindi in pieno ferragosto, parte pure il bando di assegnazione dei lavori di costruzione dell’impianto.
Dopo il danno di immagine, sopportazione e salute, si aggiunge la beffa dello smaltimento “in loco” e, secondo modalità davvero discutibilissime. Una colata di cemento per dare vita ad un vorace “forno” dove far sparire anni di vergogna umana e di incapacità gestionale.
Come se il nostro territorio non avesse dato già abbastanza.
A chi si ostina a volere una “Giugliano” terminale di scelte scellerate in tema di rifiuti comunichiamo che il “bonus” pazienza dei residenti si è esaurito da tempo.
Io dico no! Mi sono attivato facendo partire ufficialmente le richieste di un incontro urgente col Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando e l’assessore regionale campano Giovanni Romano.
Ieri sera ho consegnato personalmente al casellario postale della Camera dei Deputati la richiesta ufficiale di un incontro col Ministro Orlando. Analoga richiesta l’ho avanzata con l’assessore Romano. Attendo di sapere gli impegni delle loro agende per concordare una data per incontrarli con una delegazione parlamentare del Movimento Cinque Stelle e spero veramente a brevissimo tempo.
Sul caso inceneritore ho formulato oggi una interrogazione a risposta scritta riportando i risultati della letteratura scientifica e cosa dice la normativa vigente europea in materia di Inceneritori. Del resto siamo il Paese del…”ce lo chiede l’Europa”. Quindi, ricordiamogli cosa dice appunto l’Europa!