E pensare che in campagna elettorale ce ne avevano dette di tutti i colori quando la nostra proposta di introdurre il reddito di cittadinanza per offrire un minimo ristoro ai cittadini alle prese con la mancanza di lavoro, veniva puntualmente bollata come ideologica, populista e demagogica.
Poi esce fuori la notizia che tranne in Italia e in Grecia, in tutta Europa sono presenti forme di reddito minimo garantito che, in risposta a quanto l’Europa stessa chiede fin dal 1992, offrono un sostegno alle classi più deboli o investite in pieno dalle gravi carenze occupazionali, acuite negli ultimi anni dalla crisi economica da cui fatichiamo a uscire.
Bene, se il governo e le forze politiche che tanto sono bravi a richiamare i vari Paesi Europei quando bisogna discutere di quale sia il miglior modello di legge elettorale, senza la reale volontà si mettere a punto un modello italiano, di opinabili strategie economiche da mutuare per il nostro Paese, dimenticandosi che se lo conosciamo questo nostro Paese solo noi possiamo sapere dove e come agire per risollevarlo, una volta tanto, mettendo da parte le solite preclusioni politiche, invitiamo il governo a prendere seriamente in considerazione l’idea di offrire un serio e concreto aiuto ai propri cittadini in difficoltà.
La strada per uscire dal buio, passa anche da qui.