Come annunciato nei giorni scorsi, questa mattina abbiamo avuto la possibilità di incontrare il Viceprefetto Raffaele Ruberto, Commissario Straordinario alle discariche, che segue l’iter che potrebbe portare all’apertura di due nuove discariche nei comuni di Napoli: Chiaiano e Giugliano.
Nel corso del lungo colloquio abbiamo avuto modo di testimoniare al commissario Ruberto le perplessità e i forti timori che in questi giorni la cittadinanza manifesta di fronte allo spettro dell’ennesima aggressione ai danni di un territorio, già sofferente per scelte passate. Abbiamo avuto modo di illustrare le criticità degli invasi individuati come possibili recapiti di quella che dovrebbe essere la cosiddetta FUT (Frazione Umida Tritivagliata) biostabilizzata, identificata con codice CER 19.05.03 (compost fuori specifica). Criticità che sono riconducibili in entrambi i casi all’attuale presenza di rifiuti di natura non definita e che, come tali, richiederebbero la bonifica delle aree in esame, prima di destinarle a qualsiasi tipo di intervento. Criticità che, a quanto pare, non erano per nulla note al commissario Ruberto che ci ha detto a chiare lettere di non esserne a conoscenza.
Abbiamo inoltre avuto modo di fare chiarezza sull’iter tecnico che accompagnerebbe la nascita di nuove discariche, in merito alle quali, Ruberto ha precisato che le conferenze di servizi, che si terranno ad aprile (secondo una pratica inusuale), avranno come oggetto la progettazione preliminare degli invasi. Scelta giustificata con l’intenzione di valutare tutti i possibili elementi che potrebbero rappresentare dirimenti nella scelta di non dare il via alla gara di progettazione, come quello riguardante la qualità del materiale da conferire negli invasi che attualmente viene prodotto in via sperimentale solo nell’impianto Stir di Battipaglia. Su questo punto, infatti, il commissario Ruberto ha dichiarato che, senza la garanzia di un biostabilizzato dalle caratteristiche del modello di Battipaglia, nessuna gara verrà avviata. Posizione che pone non pochi interrogativi soprattutto vista la produzione dei restanti Stir presenti in Campania che non risponde a quelle caratteristiche e che potrebbe essere oggetto di deroghe nella fase commissariale post Ruberto, destinato a lasciare l’incarico (per scadenza naturale) il prossimo 25 luglio. Per ottenere maggiori garanzie volte a scongiurare la possibilità che le nuove discariche vedano la luce abbiamo spinto per la possibilità con nostri tecnici ed esperti di essere presenti alle ispezioni, che il commissario ha detto di non avere ancora effettuato, dando infine, la possibilità ad associazioni e comitati riconosciuti di inviare osservazioni di carattere tecnico-scientifico a mezzo posta agli uffici del Provveditorato alle OO PP, da valutare all’atto delle conferenze dei servizi.
Resta fermo il nostro impegno a seguire tutte le possibili strade volte a scongiurare l’apertura di nuove discariche e a dare attuazione ad una strategia, peraltro prevista anche nel Piano Regionale Rifiuti della Campania, che porti l’umido opportunamente separato verso gli impianti di compostaggio e non a riversarlo nelle cave appellandosi continuamente al problema del trasporto fuori regione.