Sugli “ecoreati” non gli daremo tregua e, dalla marcia di Perugia in poi un’altra Italia sta nascendo

Il ritorno al Senato del testo unificato a firma M5S ha segnato duramente la settimana appena trascorsa. Un provvedimento pronto per essere approvato, atteso da territori ed ambientalisti da 20 anni, tornato dal Senato in una forma addirittura potenziata rispetto a come lo avevamo licenziato alla Camera lo scorso anno. Se non fosse stato per quel passaggio sull’air gun. .. Un gettito a bomba di aria compressa non certo salutare all’ambiente, o meglio alla flora marina. Al pesce che arriva sulle nostre tavole ed a delfini, capodogli o altra indifesa creatura marina che attraversa il mare della nostra italica penisola. Divenuto “reato” per i senatori e considerato “strumento di sviluppo” alla Camera. Con quali parole lo spieghiamo all’estero?

Sarà per 17 miliardi in ballo ? Nonostante 25 associazioni ambientaliste avessero sottoscritto l’appello #InNomeDelPopoloInquinato con il sit in davanti a Senato e Camera e,  considerata la campagna di sensibilizzazione al mondo parlamentare con l’invito #neancheunavirgola , la maggioranza ed il Governo (Galletti-Orlando)  dopo il penoso teatrino del 5 maggio scorso,  si sono stretti come in un musical  “tutti insieme appassionatamente” per affossare in un sol colpo due anni di certosino lavoro. rimandando a palazzo Madama il testo.  Ci faranno aspettare altri 20 anni? Sul più bello, il Pd si è tirato indietro, il ministro dell’Ambiente leggevamo dalle agenzie volesse chiudere presto, poi il colpo di scena che nessuno si aspettava. 

Ci hanno dato la “caramella” dell’approvazione entro fine mese. Ed, a dare la parola sarebbe forse quel Renzi che diceva a Letta: stai sereno? Contiamo uno ad uno i giorni e, qualcosa ci dice, che dovremo dare battaglia per far calendarizzare presto la discussione nel secondo ramo del Parlamento. Sapendo come nel mezzo ci sia pure la campagna elettorale per le elezioni regionali ed amministrative. Una settimana in cui i lavori parlamentari vedono una fisiologica sospensione per consentire agli eletti di andare sui territori. Noi del MoVimento 5 Stelle ci andiamo a testa alta. Raccontando quanto fatto e lasciando le chiacchiere ad altri. La politica che diceva fossimo “inesperti” ha perso una grande occasione per conquistarsi qualche spicchio di credibilità. Resto convinto dell’apporto significativo del bicameralismo perfetto, resto scettico su un tessuto relazionale all’interno delle istituzioni con un orecchio troppo teso alle lobbies e scarsamente ai cittadini ed all’ambiente. Le profezie di Saviano su L’Espresso e Rizzo sul Corriere si sono materializzate. Gufi o forse lungimiranti osservatori ?

La settimana scorsa ha visto fortunatamente anche una nota di grande speranza: 50mila persone hanno sfilato sabato da Perugia ad Assisi per rivendicare l’introduzione del reddito di cittadinanza già istituito da tempo in tanti Paesi europei meno che in Italia, dove le coperture – stante a quanto ci rispondono da 2 anni – non ci sono. Ma, ci spiegano come è possibile che quando si tratta di reperire soldi per la gente non ci sono e quando c’è da fare il grande botto con appalti, eventi e grandi opere i fondi escono come per magia? Un mistero tutto italiano.

Ci resta la gioia di avere rivolto un appello in pochi giorni ed avere attirato un numero strepitoso di persone in un luogo solitamente di santi ed eremiti. In coro si è gridato tutti insieme: onestà. A noi, portavoce del M5S, sentirci onorati di questo tributo di vicinanza così forte. Il 9 maggio 2015, possiamo dire che 50mila italiani hanno dato la sveglia al Governo del “Fiorentino”: vogliamo il reddito di cittadinanza! Un ritrovo spontaneo ed assolutamente libero, nè bus pagati nè cestini offerti in regalo. Chi è venuto lo ha fatto esclusivamente a proprie spese. E, questo rende fortissimo l’appello di questi cittadini alla politica. La settimana è alle spalle il nostro futuro è già qui.

Avanti con determinazione.

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La marcia di Perugia nel caso ve la foste persa !

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