Giovedì 16 luglio presso la Corte di giustizia dell’Unione europea avrà inizio la seconda causa Commissione europea contro Italia, in merito alla procedura di infrazione 2007_2195 concernente l’emergenza rifiuti in Campania. Qualora la CGUE dovesse condannare per la seconda volta il nostro Paese ci sarebbero delle pesanti sanzioni pecuniarie da pagare, tant’è che Bruxelles ha chiesto alla Corte di condannare l’Italia al versamento di una somma forfettaria di 28.089,6 euro al giorno (quantificabile su base annua in circa 10.252.704 euro) per il periodo intercorso tra la prima e la seconda sentenza e in una penalità di mora di 256.819,20 euro al giorno (vale a dire 85.606,4 euro al giorno per ogni categoria di installazione) dovuta dal giorno in cui verrà pronunciata la seconda sentenza fino al completo adempimento (quantificabile su base annua in circa 93.739.008 euro). Il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha quantificato il rischio sanzioni in 228 milioni di euro. E’ bene ricordare come la seconda condanna potrebbe arrivare soprattutto per l’annoso e irrisolto problema ecoballe. Un nuovo salasso a discapito degli ignari cittadini italiani sta per arrivare che andrà ad aggiungersi a quello delle discariche abusive per cui per ora abbiamo già pagato 40 milioni di euro.