15 ottobre 2018, Capua – “Il Cira sta sviluppando una nuova tecnologia per il monitoraggio ambientale che potrebbe aiutare a risolvere i problemi dell’inquinamento nella terra dei fuochi”, lo afferma Salvatore Micillo, sottosegretario all’ambiente, che stamani ha incontrato i vertici del Centro Ricerche Aerospaziali di Capua, per saperne di più sugli strumenti che potrebbero essere utilizzati per monitorare i territori a rischio inquinamento. Il sottosegretario nella visita al Cira, è stato accompagnato da una delegazione di esponenti dei cinque stelle: i senatori Vilma Moronese e Sergio Puglia, i deputati Stefano Vignaroli e Andrea Caso, i consiglieri della Regione Campania, Valeria Ciarambino, Gennaro Saiello e Vincenzo Viglione. Con loro anche il consigliere del comune di Villaricca, Luigi Nave. Ad accogliere la delegazione dei pentastellati, il Presidente del CIRA, Paolo Annunziato e i vertici aziendali, insieme al Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston e il Prefetto di Caserta Raffaele Ruberto. “C’è stato un primo incontro a Roma qualche settimana fa – spiega Micillo – oggi si trattava di capire nel concreto gli strumenti che ci sono a disposizione”.
Il presidente del Cira, Paolo Annunziato, nel corso dell’incontro, ha parlato della possibilità di utilizzare “bio-indicatori le cui risposte agli agenti patogeni consentono di individuare le diverse tipologie di emergenze ambientali”. “E questa è una novità nel campo del monitoraggio ambientale – dice ancora Micillo – fino ad ora avevamo sempre ragionato solo di droni per cercare di fronteggiare l’inquinamento. Al Cira ci hanno spiegato della possibilità di utilizzare i satelliti, incrociando i dati. Con i satelliti si possono monitorare spazi più ampi e fare previsioni molto più grandi. Con questa nuova tecnologia – aggiunge il sottosegretario Micillo – di cui dispone il centro ricerche, il contrasto all’inquinamento di aree come la terra dei fuochi sarà sempre più efficace, grazie a strumentazioni che garantiscono il massimo della precisione e un monitoraggio del territorio che si avvicina al 100 per 100. Come Governo, continueremo a sostenere e a finanziare chi della ricerca, in ogni ambito, ha fatto il suo credo”.
“Il Cira – ha dichiarato la consigliera regionale Ciarambino – è e può essere ancora di più una realtà strategica del nostro territorio. E’ come se avessimo la Nasa in Campania”.
Per il consigliere regionale, Vincenzo Viglione, “E’ fondamentale la collaborazione con il Cira. Ci sono progetti avviati sui quali abbiamo il dovere di investire, che riguardano il controllo del perimetro della terra dei fuochi. Con i programmi nella disponibilità del Cira, siamo oggi in grado di ottenere risposte in ordine, ad esempio, al grado di contaminazione delle specie vegetali. Da progetti come questi bisogna ripartire per dare un futuro all’ambiente, all’agricoltura e a tutto il comparto dello sviluppo economico della nostra regione”.
Nel corso dell’incontro, il Presidente del CIRA, Paolo Annunziato e i vertici aziendali, hanno anche presentato i programmi che fanno parte del nuovo PRORA (Programma Nazionale di Ricerche Aerospaziali), per i quali il CIRA ha già ottenuto, per gli aspetti tecnico-scientifici, il parere favorevole del Panel degli Esperti ed è ora in attesa del Decreto da parte del MIUR e del MEF per il perfezionamento dell’approvazione.
La delegazione dei cinque stelle, alla fine della riunione, ha visitato uno dei principali impianti di test: il Plasma Wind Tunnel che simulando le condizioni di rientro in atmosfera di una navicella spaziale è deputato alla qualifica dei sistemi di protezione termica.
Fonte: Repubblica.it