La mia risposta all’interpellanza urgente concernente iniziative volte al sostegno del reddito dei pastori sardi anche attraverso l’attivazione di un tavolo istituzionale per un efficace monitoraggio delle produzioni del latte e un’adeguata programmazione del comparto, durante la seduta antimeridiana del 16 novembre 2018.
è necessario premettere che il latte ovino è un prodotto assoggettato a organizzazione comune di mercato, quindi ogni azione volta al sostegno del prezzo della materia prima deve essere attuata negli ambiti prevista dalla stessa OCM e risultare compatibile con le disposizioni del Trattato. Il Regolamento (UE) n. 1308/2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli, stabilisce, all’articolo 148, le norme concernenti le relazioni contrattuali nel settore del latte.
In tale ambito, le disposizioni attuative del cosiddetto pacchetto latte (decreto ministeriale n. 15164 del 12 ottobre 2012 e decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito dalla legge 24 marzo 2012, n. 27) prevedono l’obbligo di contratti scritti e una serie di norme specifiche per assicurare la dovuta trasparenza nelle relazioni contrattuali.
Si fa altresì presente che nell’ambito di applicazione dell’articolo 150 del citato regolamento (UE) n. 1308 del 2013, il Ministero ha approvato il piano di regolazione dell’offerta del formaggio pecorino romano, onde consentire il raggiungimento di un adeguato equilibrio di mercato. Inoltre, tenuto conto della situazione di crisi che ha interessato il settore, sono state recentemente attivate misure eccezionali, in base a quanto previsto dall’articolo 219 del regolamento (UE) n. 1308 del 2013, volte a contrastare le turbative di mercato. In applicazione di questa disposizione, sono stati recati aiuti eccezionali agli allevatori nel settore ovino, pari a 8.293.794,37 euro per l’intero territorio, mentre misure più incisive sono state attuate in favore degli allevatori nelle zone interessate dagli eventi sismici del 2016 e 2017.
Per quanto attiene, invece, all’organizzazione produttiva, si segnala che sta per diventare operativa l’Organizzazione interprofessionale di settore, che ha per obiettivo il rafforzamento della struttura economica dalla filiera lattiero-casearia ovina ed il miglioramento della gestione delle relazioni tra i diversi operatori economici della filiera (produzione, trasformazione e distribuzione). Lo strumento consente, inoltre, alle organizzazioni che ne fanno parte di disporre di specifiche risorse anche per la promozione del prodotto all’estero.
A seguito dell’intesa sancita dalla Conferenza Stato-regioni in data 8 novembre 2018, in attuazione del regolamento (UE) n. 1308 del 2013 e della corrispondente normativa nazionale costituita dal decreto-legge n. 51 del 2015, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 91 del 2015, è infatti in fase di adozione il decreto ministeriale di riconoscimento dell’Organizzazione interprofessionale latte ovino sardo (OILOS), che opererà a livello dalla circoscrizione economica della regione autonoma della Sardegna e del prodotto latte ovino.
In ogni caso, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali è dell’avviso che un’iniziativa come quella proposta dagli onorevoli interpellanti sia pienamente condivisibile, non solo per monitorare l’andamento e la produzione, ma anche per condividere appropriati interventi in grado di incidere sul reddito degli agricoltori e sulla programmazione produttiva, tenuto conto che importanti misure a sostegno del settore possono essere attivate anche dalla regione con la misura “Benessere degli animali”.