Oggi si è tenuto il primo di una serie di incontri di formazione professionale sulla comunicazione ambientale dedicati ai giornalisti e aperti ai dipendenti del Ministero dell’Ambiente. Un’iniziativa importante che abbiamo pensato in collaborazione con la FIMA (Federazione italiana media ambientali) , partendo da una consapevolezza di base: l’informazione ambientale ha un ruolo fondamentale per la svolta sostenibile di questo Paese.
Tra le deleghe che il Ministro Costa mi ha conferito c’è quella all’educazione ambientale, a cui tengo molto, perché la conoscenza è prevenzione, la conoscenza è partecipazione. Lo dico sempre, il nostro obiettivo è trasformare i cittadini da attori passivi a soggetti attivi e consapevoli. Per cambiare direzione serve la conoscenza del territorio, dei cambiamenti climatici, del pericolo che stiamo correndo e la consapevolezza che ognuno di noi può fare qualcosa per salvare il Pianeta.
In questi mesi al Governo ci siamo impegnati per riportare le sfide e le tematiche ambientali al centro dell’agenda politica e del dibattito nazionale, investendo molto anche sulla formazione e sulla comunicazione, attraverso grandi campagne di sensibilizzazione e la diffusione delle buone pratiche.
Nonostante ciò, l’ambiente non fa ancora notizia. Sui grandi giornali o in tv ci siamo con cadenza casuale, in primo piano solo nelle grandi emergenze o negli eventi catastrofici. C’è bisogno di una presenza più costante e organica e di formare un giornalismo di settore più moderno, capace soprattutto di mandare messaggi positivi e propositivi, con un focus alle eco-soluzioni e alle buone pratiche.
L’informazione partecipa al cambiamento: un ruolo non semplice ma necessario. Comprendere cosa succede e dove siamo, avere una visione d’insieme più ampia e obiettiva possibile costituisce la prima e fondamentale tappa di un percorso culturale per affrontare le sfide che ci aspettano nella rigenerazione di una società che sia più giusta e sostenibile.
Questa prima giornata, incentrata sulla “comunicazione del rischio” è stata introdotta dal giornalista e divulgatore Marco Gisotti, delegato alla formazione della Fima e moderata dal capo ufficio stampa del Cnr, Marco Ferrazzoli; ha visto, inoltre, il prezioso contributo di firme importanti del giornalismo italiano e grandi esperti di materie ambientali: Riccardo Iacona conduttore di “Presa diretta” (Raitre), Mario Tozzi, primo ricercatore Cnr, geologo e divulgatore scientifico; Toni Mira, giornalista di “Avvenire”; Giancarlo Sturloni, giornalista e saggista, autore de “La comunicazione del rischio per la salute e l’ambiente”; Pierfrancesco Demilito, capo ufficio stampa Protezione civile; Marco Talluri, direttore “Arpatnews” e coordinatore della comunicazione e informazione Snpa; Cosimo Nicastro, capo ufficio stampa relazioni esterne della Guardia Costiera; Corrado Carrubba, commissario Ilva; Stefano Martello, giornalista, co-curatore del libro “Call to Action per una comunicazione responsabile nei disastri naturali. Verso la carta di Rieti”.
Leggi di questo corso su: