Questa mattina a Genova con Slow Food abbiamo aperto i 4 giorni di Slow Fish dedicati al tema “Mare: bene comune”.
Il mare è una risorsa preziosa, che offre grandi opportunità, e come tale va difesa. Come Sottosegretario all’Ambiente ho la fortuna di avere la delega alla tutela del mare e di poter lavorare in un momento in cui l’ambiente in generale, e la salvaguardia del mare in particolare, sono tornate al centro dell’azione di Governo.
Oggi a Slow Fish inauguriamo anche il primo di una serie di incontri all’interno della campagna #IoSonoMare, che abbiamo lanciato in collaborazione con ISPRA SNPA per raccontare ai cittadini lo stato del mare e quanto lo Stato fa per il mare.
Il marine litter è un problema serio, con gravi ripercussioni anche sulla catena alimentare, e se pensiamo che anche dai dati del monitoraggio marino, che presentiamo oggi, è emerso che circa l’80% dei rifiuti trovati in mare e sulle spiagge è composto da plastica, capiamo la portata del problema.
Oltre alla grande campagna di sensibilizzazione #PlasticFree, il 4 aprile scorso è stata approvata in Consiglio dei Ministri la legge Salva Mare che ci aiuterà a salvare i nostri mari dal disastro ambientale a cui li stavamo condannando.
Finalmente i pescatori potranno portare a riva tutta la plastica pescata (il 50% del pescato), che fino a oggi erano costretti a ributtare in acqua, aiutandoci a ridurre la presenza di rifiuti in mare.
I pescatori che diventeranno “spazzini” del mare potranno avere un certificato ambientale e la loro filiera di pescato sarà adeguatamente riconoscibile e riconosciuta».
Ne parlano qui: