Si è tenuta ieri a Catanzaro, organizzata da Arpacal e Regione Calabria, la giornata di studio “IO SONO MARE”, dedicata al mare calabrese e rientrante nel più ampio programma nazionale di sensibilizzazione che abbiamo promosso con il Ministero dell’Ambiente e ISPRA-SNPA, per divulgare i risultati del monitoraggio sull’ambiente marino che il Ministero svolge costantemente da anni, in attuazione della Direttiva europea Strategia Marina, in collaborazione con ISPRA, le Regioni e le ARPA costiere e le Aree Marine Protette.
Lanciata ad aprile, in occasione della Giornata del mare e della cultura marina, la campagna nazionale #IoSonoMare vuole raccontare ai cittadini lo stato di salute del nostro mare e quanto lo Stato fa per tutelarlo. Un calendario di eventi che durerà ancora sei mesi, e si chiuderà il 2 dicembre a Napoli con la 21ma Conferenza delle Parti della Convenzione di Barcellona e che prevede il coinvolgimento delle ARPA delle regioni costiere, con momenti aperti alla cittadinanza per presentare le attività tecnico scientifiche che le agenzie svolgono sull’ambiente marino per preservare la diversità ecologica e la vitalità di mari puliti, sani e produttivi. Un ruolo fondamentale e irrinunciabile perché politiche del mare efficaci ed attente non possono prescindere da presidi e laboratori legati stabilmente ai territori, che siano in grado di svolgere in modo incisivo, coerente e coordinato indagini e controlli pubblici lungo tutte le nostre coste ed in tutti i nostri mari.
Ringrazio l’Arpacal e la Regione Calabria per aver fatto da capofila a questa serie di iniziative, che rispondono all’urgenza e al dovere istituzionale di portare sul territorio e condividere con i cittadini l’enorme quantità di informazioni ambientali, derivanti dalle attività di studio e controllo dei nostri mari svolte da organismi pubblici. Per l’Arpacal sono intervenuti esperti del Centro Regionale Strategia Marina, che coordina per la regione tutte le attività riconducibili alla Direttiva “Marine Strategy”, oltre ad essere capofila della Sottoregione “Mediterraneo Centrale – Ionio” con Basilicata e Sicilia. Tra le tematiche affrontate anche la Campagna di balneazione 2019, ed un focus sullo stato dell’arte della normativa sul Piano regionale di Tutela della qualità delle Acque.
Per il Ministero dell’Ambiente è intervenuta la dott.ssa Irene de Girolamo, biologa e collaboratrice del sottosegretario per i temi del mare, illustrando le complesse ed approfondite attività istituzionali di controllo del mare messe in campo dal Ministero dell’Ambiente, che coordina e finanzia Programmi di monitoraggio dell’ambiente marino fin dal 1989. In particolare ha descritto le attività in corso svolte in collaborazione con le 15 ARPA costiere in attuazione della Direttiva sulla Strategia Marina, i cui risultati sono da poco consultabili al link http://www.db-strategiamarina.isprambiente.it .
Un monitoraggio che indaga tutte le principali matrici ambientali marine (acqua, comunità vegetali e animali, sedimenti e spiaggia) spingendosi fino a 12 Mn dalla costa e rilevando in particolare la contaminazione chimica, la presenza di rifiuti, la diffusione di specie aliene, lo stato dei fondali; le indagini sono svolte in 291 aree, con frequenza che varia da mensile ad annuale a seconda della matrice ambientale indagata.
Di Girolamo ha da ultimo ricordato il grande lavoro svolto per garantire la coerente esecuzione delle indagini e del trattamento dei dati, attraverso un importante piano formativo sviluppato nel corso degli anni dal Ministero in collaborazione con ISPRA.
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