Roma, 11 luglio – Firmato questa mattina a Palazzo Chigi l’Accordo di Collaborazione attraverso cui le capacità operative dell’Aeronautica vanno ad aggiungersi a quanto già fornito dall’Esercito nel contrasto dei roghi di rifiuti nella Terra dei Fuochi. Presente anche il Sottosegretario di Stato alla Difesa On. Angelo Tofalo.
L’accordo, firmato tra l’ing. Fabrizio Curcio, presidente dell’Unità di coordinamento del “Piano di azione per il contrasto dei roghi dei rifiuti”, e il Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso, Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, ha lo
scopo di ampliare la sperimentazione di monitoraggio ambientale anche agli Assetti a Pilotaggio Remoto (APR) e di allargare la platea dei beneficiari a tutti i firmatari del “Piano di azione per il contrasto dei roghi dei rifiuti” avviato con il protocollo d’intesa firmato a Caserta lo scorso 19 novembre tra il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, i rappresentanti di sette Ministeri (ambiente, interni, sviluppo economico, difesa, salute, giustizia, sud) e la Regione Campania.
Si compie così un processo fondamentale fatto di intelligenza condivisa a tutela del territorio e della popolazione per il quale ringrazio il Ministro Trenta. È un momento epocale per la lotta agli eco-reati, perché per la prima volta queste tecnologie vengono utilizzate anche per la tutela dell’ambiente.
Da oggi satelliti, aerei, droni, piattaforme terrestri e analisti dei dati immagine potranno cooperare in un sistema integrato che utilizza il paradigma ben noto in ambito militare, denominato ISR (Intelligence, Sorveglianza and Ricognizione).
L’intervento dell’Aeronautica durerà per tutto il periodo estivo, tipicamente afflitto da grandi criticità per numero e grandezza di roghi, e mira a rafforzare e rendere sempre più efficace l’attività di cooperazione svolta da tutti gli attori coinvolti sul territorio a beneficio del territorio e dei cittadini.
La decisione è il risultato degli esiti positivi delle attività sperimentali di monitoraggio ambientale svolte durante il mese di maggio e va a concretizzare un’ulteriore e specifica forma di cooperazione tra Difesa e Ambiente nella prevenzione e nel contrasto agli illeciti ambientali, che invoca e valorizza il concetto di “duplice uso” delle risorse militari.
Sono profondamente convinto che per il contrasto agli illeciti ambientali siano fondamentali la condivisione di risorse e la sinergia di intenti. Un’azione sinergica interministeriale ci permette di agire con le migliori risorse che lo Stato ha nell’ambito delle specifiche competenze ministeriali ed è il primo passo per incrementare
l’efficacia degli interventi.