Il testo appena approvato alla Camera rappresenta una sintesi positiva della necessità di preservare l’efficacia del cosiddetto Ergastolo Ostativo e, consente allo stesso tempo, di rispettare la pronuncia della Corte costituzionale in merito a questo prezioso strumento ideato da Falcone per cercare di spezzare il vincolo tra il condannato e l’associazione criminale.
È stata confermata la validità della linea che il MoVimento 5 Stelle ha indicato sin dall’inizio, per ridefinire i meccanismi dell’ergastolo ostativo. Grazie al nostro impegno, il rischio di vedere boss mafiosi liberi di accedere ai benefici penitenziari senza alcun paletto potrebbe presto essere definitivamente scongiurato. Le nuove norme, che ora dovranno essere discusse e approvate al Senato, puntano infatti a istituire rigide condizioni per quei detenuti, condannati per gravi reati, che non abbiano collaborato con i magistrati, che fanno istanza per ottenere i benefici penitenziari. In particolare, tra le misure previste, c’è l’obbligo per tali detenuti di allegare alle loro richieste elementi che dimostrino di non avere più alcun rapporto con l’organizzazione criminale di provenienza.
Inoltre, a decidere sulle istanze sarà il Tribunale di sorveglianza in composizione collegiale, i giudici potranno avvalersi dei pareri del procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, del pubblico ministero presso il giudice che ha emesso la sentenza di primo grado, e della struttura carceraria.
È stato fatto il primo, decisivo, passo ma occorre fare in fretta anche al Senato per rispondere alla richiesta della Consulta senza sconfessare l’insegnamento di magistrati come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
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