In commissione Ambiente abbiamo chiesto al ministro Galetti se avesse letto il nostro #pianoalternativo , lui ci mostra l’iter della costruzione dell’inceneritore.
Il primo luglio abbiamo per l’ennesima volta incalzato il ministro dell’ambiente Galletti sul piano alternativo dello smaltimento delle ecoballe di taverna del re a Giugliano; Piano già presentato al Presidente Caldoro, all’assessore Romano e all’ex ministro all’ambiente Caldoro, oltre ai vari commissari, ma come potete vedere dalla risposta il ministro fa una cronostroria dell’iter che sta portando alla costruzione dell’inceneritore.
il nostro Piano alternativo :
Un grande distretto per il riciclo al posto dell’Inceneritore: è la proposta illustrata dal M5S per lo smaltimento delle ecoballe di Taverna del Re.
video presentazione http://youtu.be/
La risposta del Ministro Galletti sulla questione ecoballe:
Sull’annoso problema delle Ecoballe a Giugliano, vi è da dire che dal 2009 al 2013 si è provveduto a smaltire, sia presso il Termovalorizzatore di Acerra che in discarica, circa 165.000 tonnellate di rifiuto stoccato e dal 2009 non sono stati più realizzati siti di stoccaggio temporanei. Si evidenzia che i siti di stoccaggio provvisorio gravano economicamente, oltre che per i costi di trasporto verso o da essi, anche per i costi di locazione, quelli di vigilanza, quelli di abbancamento e successiva rimozione, quelli di ricopertura dei cumuli con teli HDPE e quelli (molto elevati) di trattamento del percolato. Viste le disposizioni normative emanate per la cessazione dello stato di emergenza in materia di rifiuti e per il superamento della fase post emergenziale nella regione Campania, nel marzo 2012 è stato siglato un documento di intenti tra le Amministrazioni Provinciali (Napoli e Caserta) e quelle comunali (Giugliano e Villa Literno) ed un Protocollo d’intesa tra queste ultime e la Regione Campania in cui si è stabilito l’ubicazione nella zona del Giuglianese del termovalorizzatore per lo smaltimento delle ecoballe.
Al Commissario Straordinario è stato chiesto di acquisire le informazioni amministrative, giuridiche e tecniche sulla definizione della proprietà dei rifiuti stoccati, di valutare le quantità dei rifiuti da trattare, la loro composizione chimica e conseguente valore del potere calorifico propedeutici alla elaborazione di un piano stralcio secondo le modalità e prescrizioni contenute nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani.
Nell’agosto 2013, il Commissario ad acta ha provveduto alla pubblicazione del bando di gara per l’avvio del dialogo competitivo per l’affidamento dei lavori di realizzazione e gestione del Termovalorizzatore. Alla data di scadenza del bando (11.10.2013), sono pervenute due richieste di partecipazione al dialogo competitivo da parte della società A2A Ambiente srl.e dall’ATI Astaldi (mandataria)-Termomeccanica Ecologia s.p.a. (mandante). Si è proceduto alla verifica dei requisiti tecnici e finanziari delle due ditte. Entrambe sono state ammesse alla fase successiva del dialogo, anche se A2A è stata ammessa con riserva. In distinte riunioni, si sono avuti gli incontri con le società A2A e Astaldi – Termomeccanica per l’avvio del procedimento della fase di prequalifica del dialogo competitivo per la progettazione, costruzione e gestione dell’impianto di termovalorizzatore. In sede di incontro il Commissario ha rappresentato la necessità di individuare tutte le possibili soluzioni per la realizzazione di un impianto per lo smaltimento dei rifiuti imballati. Entrambe le Società si sono riservate di far conoscere le eventuali soluzioni impiantistiche per lo smaltimento di detti rifiuti.
Nel gennaio 2014, l’ATI Astaldi-TME s.p.a Termomeccanica Ecologia – con comunicazione alla struttura commissariale – ha rinunciato alla partecipazione alla procedura di gara, mentre la partecipante società A2A ha evidenziato che – da prime elaborazioni economiche finanziarie svolte, considerando le attuali onerose condizioni di accesso al mercato del credito, peggiorate oltre che dalla situazione congiunturale anche dall’elevato livello di rischiosità dell’investimento – è necessario concordare l’applicazione di alcuni istituti finanziari del progetto. La proposta progettuale di A2A, in particolare, prevede la realizzazione di un termovalorizzatore con tecnologia tradizionale con una eventuale realizzazione di un impianto di pre-trattamento delle ecoballe al fine di separare eventuali materiali riciclabili. Dopo un ulteriore incontro del Dialogo competitivo del 20 febbraio 2014, l’A2A ha ritenuto sostenibile la costruzione e la gestione di un termovalorizzatore che possa funzionare sempre a pieno regime per cedere alla Gse s.p.a. la totalità dell’energia elettrica incentivata con il CIP 6/92 per una potenza netta di 90 MW; tale richiesta di deroga alla potenzialità dell’impianto, da 70 MW a 90 MW è stata formalizzata al Ministero dell’Ambiente in data 17 febbraio 2014. Sono ancora in corso le procedure finalizzate all’affidamento.