Il mese scorso, mi segnalavano dall’isola di Ischia in provincia di Napoli che, a fasi alterne, attraverso programmi televisivi come Report nel 2003 o un sito locale come quello curato da Andrea D’Ambra, si accende l’attenzione sul “radon”, elemento radioattivo naturale, appartenente alla classe dei gas nobili, e derivante dalla emanazione di una particella alfa da un atomo di radio, sostanza che viene assorbita molto facilmente attraverso le mucose (soprattutto degli apparati respiratorio e digerente) e la cute e si diffonde molto rapidamente ai tessuti con un’affinità elettiva per i lipidi.
Il 4 aprile 2009 nel blog di Andrea d’Ambra si legge che: «Quello di cui la terza isola italiana per numero di abitanti avrebbe bisogno è una vasta campagna informativa rivolta alla popolazione, una diffusa misurazione di livelli di Radon e la conseguente bonifica di quei luoghi dove i livelli, risultano oltrepassare i limiti raccomandati dalla Comunità europea di 200 Bq/m3 per le nuove abitazioni e 400 Bq/m3 per quelle già esistenti».
A questo punto, dopo essermi documentato sull’argomento ho preparato un’interrogazione a risposta scritta rivolta ai Ministri della Salute e dell’Ambiente per chiedere se fossero a conoscenza della situazione, in particolare se allo stato attuale siano disponibili i dati delle rilevazioni di gas radon nelle varie zone dell’isola d’Ischia, ciò comprendendo sorgenti ed immobili (edilizia pubblica, privata e scuole);
se non si intenda promuovere all’uopo tale studio mediante esperti del settore e quali iniziative si intendano assumere a tutela della salute degli isolani;
se siano state effettuate indagini sull’incidenza di patologie tumorali ai polmoni, sia tra i fumatori, sia tra i non fumatori, e, in caso contrario, se non intenda avviare un circostanziato studio epidemiologico per valutare l’insorgenza del rischio rispetto al dato nazionale. (4-01257)
Di seguito il link per leggere integralmente l’interrogazione: http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=3943&stile=7&highLight=1&paroleContenute=%27INTERROGAZIONE+A+RISPOSTA+SCRITTA%27+|+%27CAMERA%27
Al momento la notizia della mia iniziativa è stata data dal Gruppo Facebook Movimento 5 Stelle Campania e dai seguenti siti:
http://www.tzetze.it/2013/07/radon_salvatore_micillo_m5s_interroga_i_ministri_della_salute_e_dellambiente_sulla_misura_del_fenome/index.html
http://es.wasalive.com/it/radon
http://it.blogbabel.com/tag/radon/
http://www.andreadambra.eu/2013/07/16/radon-deputato-micillo-m5s-interroga-ministri-salute-ambiente-dati-fenomeno-ischia/
Tra i commenti lasciati qualche ora fa sul blog di D’Ambra riporto il seguente a firma di Bartolo Garofalo: “Un mio collega geologo ha discusso una tesi di dottorato proprio su questo argomento. Aveva raccolto una serie di dati che alla fine mettevano in chiara correlazione tutti i siti caratterizzati dalla presenza di rocce piroclastiche (tufi, ignimbriti) e l’aumento di alcune forme tumorali. La geologia ischitana è caratterizzata da rocce piroclastiche e lave. Quindi, se 1 + 1 = 2 …. Serve appunto una forte campagna di informazione e sensibilizzazione. I vani più a rischio sono quelli interrati o comunque quelli che non hanno un buon ricambio d’aria. Personalmente, pur non abitando in un vano interrato, mi preoccupo di tenere tutte le finestre aperte anche d’inverno almeno un paio d’ore al giorno. Allo stato attuale non c’è altro che possiamo fare se viviamo su tufi”.
E’importante insomma sapere come stanno davvero le cose, non mancherò di riportare qui anche le risposte dei rispettivi ministri da me interrogati.