Con riferimento all’intervista rilasciata dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti al quotidiano “Avvenire” il 22 agosto 2014, interveniamo nel dibattito sollevato dalla stessa, per comunicare ai lettori della testata ed a quanti seguono le reazioni politiche e dei comitati locali alle dichiarazioni rese, che, all’affermazione del ministro: “Senza soluzione entro il 2014 andiamo avanti noi con i termovalorizzatori”, informiamo, per dovere di cronaca, che il MoVimento 5 Stelle non solo ha elaborato nella persona dell’architetto ambientale Giuseppe Cristoforoni una articolata e fattibile “soluzione alternativa” all’ipotesi-inceneritore, ma che la stessa, è stata pure consegnata personalmente al Ministro il 27 marzo scorso dagli attivisti del Movimento Giugliano quando si recò in visita nella “Terra dei Fuochi” e rappresentatagli tecnicamente di persona il 28 luglio 2014 presso la sede del Ministero dell’Ambiente in via Cristoforo Colombo.
Nell’occasione, il Ministro, con il proprio staff, ricevette la delegazione del M5S, costituita dal portavoce alla Camera Salvatore Micillo, dall’architetto Cristoforoni e dall’ingegnere Luigi Grosso, che, del “Piano Alternativo” chiamato “Distretto per il Riciclo”, ha curato le fasi economico-gestionali. Le diverse foto circolanti in rete testimoniano l’avvenuto incontro tra le parti nonché il resosconto pubblicato sul blog di Micillo il 29 luglio 2014 all’indirizzo: http://goo.gl/G32nsB .
Al termine dell’illustrazione del Piano Alternativo il ministro dell’Ambiente non solo si era espresso in termini di stupore per le notizie positivamente apprese (diversamente riferitegli da altre fonti), ma al contempo aveva mostrato pure delle possibili aperture, tanto da rendersi disponibile a prendere parte ad un tavolo istituzionale composto dai tecnici della Regione Campania ed i propri ministeriali, sottolineando come la “competenza fosse regionale”.
La circostanza è favorevole per replicare pure alla risposta del Ministro: “Abbiamo un’infrazione Ue alle porte: è questione di mesi, non di anni”. Si precisa che né “la direttiva 2006/12/CE, agli articoli 4 e 5, né la procedura d’infrazione 2007/2195, né la causa C-297/08”, in nessun passaggio fanno riferimento alla necessità che lo Stato Italiano si doti di impianti di incenerimento dei rifiuti.
Infine, proprio perché il problema dello smaltimento delle milioni di eco balle, a Giugliano e dintorni, è urgente e non più rinviabile, il MoVimento 5 Stelle chiede l’immediata attuazione del Piano c.d. “Distretto per il Riciclo” a fronte dei lunghissimi tempi burocratici e della plurimilionaria costruzione dell’inceneritore.
Il Distretto per il Riciclo, il Piano completo
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