Questa mattina, presso la sala Aldo Moro della Camera dei Deputati, sono intervenuto al convengo ‘Valorizzare il patrimonio mare – Le aree marine protette veicolo del turismo green’, promosso dall’On. Giovanni Vianello, primo firmatario della risoluzione per istituire a Taranto l’Area Marina Protetta delle Isole Cheradi e del Mar Piccolo, già approvata nelle commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera.
Il mare è una risorsa preziosa e come tale abbiamo il dovere di tutelarla.
Valorizzare le Aree Marine Protette oggi significa tutelarne l’inestimabile patrimonio naturale, guardando anche al potenziale economico, connesso ad esempio allo sviluppo di un turismo sostenibile. In questo modo le nostre ricchezze naturali possono diventare veicolo di una rinascita del Territorio, fatta di conservazione della biodiversità, valorizzazione delle risorse locali, implementazione dei servizi, sviluppo economico e crescita occupazionale
Da sempre sostengo il concetto di Resilienza e penso che la risoluzione dell’on. Vianello per istituire un’Area Marina Protetta delle isole Cheradi nella parte che si estende sul Golfo di Taranto vada proprio in questa direzione. Il Ministero dell’Ambiente sta svolgendo un’istruttoria tecnico-scientifica per verificarne la fattibilità, tenendo fortemente in considerazione quanto sarebbe importante per il “sentire comune” la creazione di una riserva naturale ai margini di un’area tanto deturpata sotto il profilo ambientale. Grazie all’intervento del Commissario Straordinario Vera Corbelli, la bonifica del Mar Piccolo ha già avuto un impulso notevolissimo; sono 350 le tonnellate di rifiuti raccolti, pescati ad uno ad uno per non rovinare ulteriormente il fondale.
Tra le azioni intraprese dal Ministero dell’Ambiente, c’è l’approvazione del DDL Salva Mare che lancia un segnale forte di quanto la tutela dei nostri mari sia una nostra priorità, che passa anche attraverso la lotta alla plastica. Fortemente voluto dal Ministro Sergio Costa, il disegno di legge permetterà ai nostri pescatori di portare a riva i rifiuti accidentalmente raccolti in mare, per reinserirli in un circuito di economia circolare. Con la Campagna nazionale #IoSonoMare stiamo raccontando ai cittadini tutto il nostro impegno, quanto lo Stato fa da anni attraverso il monitoraggio dell’ambiente marino, per conservare un patrimonio di inestimabile valore e una risorsa non rinnovabile.
Infine, voglio ricordare la Proposta di Legge quadro per lo sviluppo delle isole minori marine, lagunari e lacustri”, a prima firma di Vilma Moronese, che contiene una serie di misure per la crescita delle isole minori, in considerazione del loro valore unico sotto il profilo naturalistico e ambientale, delle tradizioni e delle particolari culture che vi sono conservate. MI auguro che la proposta, attualmente all’esame della Commissione Ambiente della Camera, concluda l’iter in tempi brevi.