3 dicembre – Oggi al Senato si è tenuta la prima conferenza nazionale Icesp, la Piattaforma italiana per l’economia circolare guidata da ENEA, rappresentante del mondo della ricerca e unico membro italiano nel gruppo di coordinamento della piattaforma europea ECESP (European Circular Economy Stakeholder Platform).
Un “network di network” che, valorizzando le buone pratiche, diffondendo le conoscenze, mettendo in comunicazione istituzioni, operatori e società civile, dà un importante contributo al raggiungimento di quello che è un nostro obiettivo di Governo, trasformare un’economia lineare in una circolare, passare definitivamente dal brown al green, promuovere la sostenibilità.
Nel settore dei rifiuti, dobbiamo valorizzare le eccellenze di chi fa economia circolare attraverso il riciclo, la raccolta differenziata e il recupero. Dobbiamo sostenere i Comuni che hanno fatto scelte green e incentivare chi ancora non ha iniziato. Qui ribadisco il nostro no agli inceneritori, che andrebbero a disincentivare comportamenti virtuosi e già diffusi.
La filiera del riciclo in Italia fattura ogni anno 88 miliardi e impiega oltre 575mila lavoratori. È un’opportunità da cogliere per l’economia del Paese e per il futuro del Pianeta, l’unica strada per tenere insieme l’aumento di posti di lavoro, una crescita che riduca le disuguaglianze e la sostenibilità ambientale.
A conferma della forte volontà del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa di realizzare finalmente una economia circolare, sono in dirittura d’arrivo i decreti ‘end of waste’, quelli che a termini di legge stabiliscono che un materiale riciclato non è più rifiuto ma “materia prima seconda” da inserire nel ciclo produttivo. Un’ azione che le aziende sui territori ci chiedono con forza proprio per intervenire su delle lungaggini burocratiche hanno rallentato molte realtà virtuose del nostro Paese.