Roma, 06 settembre 2018 – Le interrogazioni riguardano: Ilva, art. 35 dello Sblocca Italia, tragedia del Pollino e gestione dei rifiuti nella Capitale: questi i temi su cui sono stato chiamato a rispondere oggi in Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati durante il Question Time, riaffermando la vicinanza di questo Governo ai cittadini e la nostra volontà di dare risposte concrete a problemi che da troppo tempo non trovano una soluzione.
All’interno della trattativa, appena conclusa con grande successo, il nostro ruolo era quello di garantire una soluzione dove la produzione avesse un impatto ambientale sostenibile, assicurando la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. Su richiesta del Ministro dello Sviluppo economico, il Ministro Costa ha fornito una relazione tecnica sul contratto già stipulato e sull’ultimo piano ambientale approvato dal DPCM del settembre 2017, avanzando ulteriori proposte migliorative degli standard ambientali.
Siamo certi sia arrivato il momento di non puntare più sull’incenerimento, ma sulla differenziata di qualità e sull’economia circolare. La strada da seguire è quella del riutilizzo, riciclaggio e raccolta differenziata e le direttive comunitarie ci pongono obiettivi ambiziosi da raggiungere nei prossimi anni. Tenuto conto che attiene allo Stato la competenza in materia di gestione integrata dei rifiuti, il Ministro Costa ha dato disposizione agli uffici legislativi del Ministero affinché sia modificato l’art. 35 dello “Sblocca Italia”, contro cui tantissimi cittadini e comitati si sono sempre battuti.
Da quel doloroso 20 agosto, che ha visto la morte di 10 persone, il Ministro Sergio Costa ha riservato la massima attenzione allo sviluppo delle indagini. Il Ministero si è da subito attivato per fare chiarezza sull’accaduto e intervenire nell’esercizio delle proprie competenze. Proseguono le operazioni di verifica dell’attuazione degli interventi necessari.
Il caso dell’impianto TMB di Salario si inserisce in un quadro più ampio di criticità dell’intero ciclo dei rifiuti nella Regione Lazio. Per questo il Ministero dell’Ambiente, in accordo con l’amministrazione di Roma Capitale, ha varato una cabina di regia atta a trovare soluzioni in attesa che venga quanto prima realizzato un Piano Regionale dei Rifiuti ancora fermo al 2012.
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