Ci sono costate tra i 150 e i 200 mila euro le comunicazioni di oggi da parte della Presidente Boldrini per incardinare il disegno di legge per la conversione del decreto contro il femminicidio. Tanto sventolate da Tg e giornali, spacciate addirittura come lavori dell’Aula. Un momento istituzionale, in realtà, per incardinare il ddl di conversione del decreto c.d. sul “femminicidio”, approvato dal Cdm.
L’occasione ha servito il solito decreto-polpettone usato come scatola per metterci dentro di tutto!
In questo mese, negli anni precedenti, hanno licenziato le più grandi brutture legislative. Per questo, siamo tornati oggi in Aula. Per vigilare ancora una volta sulla strana maggioranza delle lunghe attese. Ed anche questa volta non si sono smentiti.
Ancora una volta, sbandierando lo stato d’urgenza in merito ad una piaga sociale come quella della violenza di genere alle donne si è escogitato sapientemente di far passare anche altro e di più: sicurezza e sviluppo dei Paesi africani, frode informatica, danni alle infrastrutture energetiche, violenza negli stadi, norme in materia di protezione civile, gestione commissariale delle province. Come donna mi sarei sentita profondamente offesa nell’apprendere che, questo “incardinamento”, che porta il dolore del fenomeno sociale che le cronache rimandano alla nostra sensibilità parlamentare, non fosse meritevole di uno spazio proprio invece di essere condiviso con altri e diversi argomenti.
Dietro questo mero adempimento c’è stato un populismo indigesto. Come a dare una ventata di operosità ad un parlamento ratificatore delle decisioni “lettiane”.
Un plauso al collega Roberto Fico, distintosi oggi in Aula per il richiamo ai deputati Pdl: “Sentendo un po’ tutti gli interventi – ha detto il nostro presidente di commissione Vigilanza Rai – il primo a cui vorrei rispondere è il prof.Baldelli che fa la lezione tra il decreto legge ed il disegno di legge, che è diverso. Noi però volevamo farvi delle lezioni di legalità, perché un condannato a 4 anni per evasione fiscale non dovrebbe farvi alzare tanto la testa, ma dovrebbe farvela abbassare con poche lezioni!”
Anche oggi, al 20 agosto, la Camera non si è smentita. Abbiamo approvato 0 leggi. E non veniteci a dire, voi della maggioranza, che negli altri Parlamenti prendono molti più giorni di vacanze perché è vero pure che lavorano molto di più e legiferano direttamente loro senza essere il braccio ratificatore del Governo.
Ma, noi non ci arrendiamo al governocentrismo di questo Paese.
Il Movimento Cinque Stelle dai banchi delle due Camere continua a fare la differenza.
ARRIVEDERCI in Aula al 6 settembre prossimo…salvo comunicazioni (populiste) della Presidente Boldrini.