“Lasciarono la loro giovinezza che non aveva ne avrebbe mai più trovato la sua stagione. Videro la morte e uccisero, seppero la crudeltà e l’amore, la disperazione e la speranza. Offrirono i loro vent’anni per avere una certezza, una fede che li sollevasse. La trovarono in un nome: libertà. Li sostenne nei giorni duri; li animerà se dovranno ancora combattere perché nessuno tolga – agli uomini di vent’anni già vecchi – quella libertà che fu spesso la sola fiamma a riscaldare la loro inesistente giovinezza”. Cit.
Vi siete mai immaginati cosa sia stato il primo giorno dopo la Guerra, avete mai pensato ai sogni, ai desideri che i nostri nonni hanno fatto dopo aver passato gli anni più oscuri dell’umanità.
A quel giorno ci penso sempre e sempre cerco di guardare negli occhi di chi, quella Storia, fatta di Resistenza e di coraggio, la porta nel cuore e sulla pelle.
Lui era Ivano Piazzi, per tutti il partigiano “Lupo”, l’ultimo dei cremonesi che andò a combattere in Val di Susa contro fascisti e tedeschi.
Grazie infinite.