«Un emendamento importantissimo per la dignità e la vita di migliaia di lavoratori ammalati per l’amianto è passato oggi in Commissione Bilancio. Un emendamento bipartisan che ha riformulato quello discusso e firmato da tutta la Commissione lavoro della Camera, spinto dal Movimento 5 Stelle fin dal luglio 2013 con la proposta di legge D’Incà e proposto anche dall’Osservatorio Nazionale Amianto»: è il commento del deputato M5S Alberto Zolezzi firmatario del testo.
Il tema è quello della pensione per le persone affette da patologie asbesto correlate. L’emendamento istituisce un fondo di 20 milioni di euro l’anno che consentirà di andare in pensione non appena verrà diagnosticata la patologia asbesto- correlata.
«Come medico – commenta Zolezzi – ho seguito casi drammatici di persone affette da patologie invalidanti che erano costrette a continuare a lavorare per incrementare i contributi pensionistici, visto che il riconoscimento della malattia professionale e della rendita spesso arriva dopo la morte. Una doppia tragica beffa. Ho visto persone morte il giorno del pensionamento, avevano lavorato fino alla fine per garantire una pensione ai familiari dopo una vita di duro lavoro. Il fondo potrà non essere sufficiente per le migliaia di vittime annuali dell’amianto, ma è un modo per garantire dignità ai lavoratori. Nella riformulazione sono previste una serie di specifiche per le priorità di concessione in caso di un numero di richieste troppo elevato, ma in ogni caso è passato il principio della dignità dei lavoratori che, passando per una rivalsa delle assicurazioni sulle aziende, può portare anche a maggiore sicurezza sul lavoro. Come oggi ho spinto, dopo 26 ore di fila in Commissione, per la discussione di quest’emendamento, così seguiremo il resto della discussione in Aula alla Camera e in Senato, mirando a consolidare il prima possibile questo piccolo risultato, che accompagneremo presto alla chiusura della filiera dell’amianto: basta danni ambientali e sanitari».