È finito da poco il tavolo con il comitato perl’ordine pubblico e la pubblica sicurezza che si è tenuto questa mattina a Napoli per fare il punto della situazione a 6 mesi dalla firma del piano d’azione del governo per la Terra dei fuochi. Dal 2018 sono aumentati controlli, sequestri e anche arresti nelle zone a più alta criticità.
Nelle due province di Napoli e Caserta, le attività controllate sono aumentate da 469 a 506; quelle sequestrate da 119 a 132; i veicoli sequestrati da 340 a 393, le persone controllate da 2930 a 4190, le arrestate da 19 a 30. Sono dati importanti che ci dicono che il piano sta funzionando, grazie ad una collaborazione interministeriale, che ha visto in campo le migliori risorse dello Stato per ilcontrasto agli eco-reati.
Oltre quanto già schierato dall’Esercito, sono statiutilizzati satelliti, aerei, droni, piattaforme terrestri e analisti dei dati immagine fornite dal Ministero della Difesa, con il quale abbiamo anche previsto una ulteriore cooperazione: nelle prossime missioni verranno usati anche velivoli a pilotaggio remoto Predator MQ-9: un momento epocale per la lotta agli eco-reati, perché per la prima volta viene utilizzata la migliore tecnologia militare per il monitoraggio ambientale.
Siamo di fronte a una novità assoluta nel panorama mondiale, ponendo sicuramente l’Italia ai primi posti ed ai massimi livelli di eccellenza per l’impegno istituzionale in campo ambientale. Mi sento di affermare che è un buon inizio, ma non può bastare. Il nostro obiettivo è “roghi zero”.