Al Senato la presentazione del Rapporto Ecomafie 2016. Le storie e i numeri della criminalità ambientale.
Reati ambientali in leggera flessione. Primi segnali di una inversione di tendenza dopo l’introduzione dei delitti contro l’ambiente nel Codice penale.
Questo si evince dal Rapporto annuale prodotto da Legambiente.
Nel 2015 diminuiscono gli illeciti
ambientali accertati, sono 27.745. Per dirla in altro modo, più di 76 reati al giorno, più di 3 ogni ora. Salgono a 188 gli arresti, mentre diminuiscono le persone denunciate 24.623 e i sequestri 7.055. Sono 18mila gli immobili costruiti illegalmente. In calo le infrazioni nel ciclo del cemento e dei rifiuti. Crescono, invece, gli illeciti nella filiera agro-alimentare, i reati contro gli animali e soprattutto gli incendi, con un’impennata che sfiora il 49%. Roghi che hanno mandato in fumo più di 37.000 ettari, più del 56% si è concentrato nelle quattro regioni a tradizionale insediamento mafioso. In calo il business delle ecomafie che nel 2015 è stato di 19,1 miliardi, quasi tre miliardi in meno rispetto all’anno precedente (22 miliardi).
Fonte:
https://legambiente.campania.it/wp-content/uploads/2016/07/Rapporto-Ecomafia-2016-Legambiente.pdf
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