L’intervista, realizzata nel 2011, da Salvatore Micillo a Stefano Montanari avvenne al termine della visione del documentario “Sporchi da morire” sul tema degli inceneritori e le ripercussioni sulla salute.
Salvatore Micillo, deputato del Movimento Cinque Stelle.
Stefano Montanari, esperto di Nanopatologie.
Wrong con il dott. Stefano Montanari sull’ipotesi inceneritore a Giugliano “Genocidio Annunciato”
Siamo con il dott.Stefano Montanari appena usciti dalla proiezione del film “Sporchi da morire”. A Giugliano abbiamo un problema gravissimo, che sono i 360 campi di calcio occupati da eco balle, oltre a più di 40 discariche autorizzate e non. Si sta progettando la costruzione di un impianto regionale inceneritore per quelle eco balle, che sono assolutamente quanto di più deleterio al mondo sia possibile. Incenerire quelle eco balle che sono lì da più di 10 anni con rifiuti di ogni tipo, che cosa può comportare per la popolazione?
“Per la popolazione…bè quello che provocano tutti gli inceneritori: un aumento dei cancri, un aumento delle malattie cardiovascolari, un aumento degli aborti, un aumento delle malformazioni fetali, addirittura malattie molto difficili da immaginare per i non addetti ai lavori come per esempio il diabete o le tiroiditi. Quindi aumenteranno. Ma è ovvio, logico che sia così. Non ci vuole un genio, un profeta”.
Sfatiamo pure qualche luogo comune. Lei è stato all’inceneritore di Vienna, di Brescia…
“No, no, di Brescia mai, perché non mi ci hanno mai voluto”.
Attorno agli inceneritori sono nati dei luoghi comuni, definiti l’eccellenza dell’incenerimento. Che cosa ci può dire di questi luoghi comuni?
“Che sono inceneritori come tutti gli altri. Per esempio…avete visto anche nel film, all’inceneritore di Vienna non fanno alcun controllo su migliaia di sostanze inquinanti perfettamente conosciute, che sono nella letteratura scientifica mondiale. Non le controllano, quindi se io non le controllo, nessuno sa nulla e va tutto bene. Addirittura a Vienna, ma questo succede in tutte le città dove c’è un inceneritore, quando muore qualcuno di una morte sospetta, non è che a qualcuno, gli viene in mente di fare un’autopsia e prelevare delle parti critiche per fare degli esami al microscopio elettronico e vedere se ci sono dentro queste famose nano particelle o micro particelle che sono dei marker, delle impronte digitali di questo inceneritore. Viene tutto sepolto. E quindi…Io non vedo nulla, non so niente. So per esempio, parliamo di cancro ma non è la sola malattia, che il cancro aumenta. Come fosse una punizione divina. Nessuno va a raccogliere, va veramente alla fonte. Tutti pensano: “vabbè aumenta!”. Io non so se voi lo sapete…L’Italia aveva il primato di tumori nei bambini l’1,9% l’annuo, che è una percentuale immensa. L’ultima statistica dice che non stiamo più all’1,9% ma al 4%. Non solo, ma questa statistica ha fatto vedere che a Brescia non siamo al 4% ma all’8%. Ma, possibile che, a nessuno venga in mente che questi inceneritori qualche cosa stanno facendo?”
Lei parlava anche delle così dette discariche a norma: non ci dev’essere percolato, né gabbiani che volano. Quale può essere l’unico terreno possibile per costruire delle discariche così dette a norma?
“Io non sono un geologo dico soltanto che la discarica non può essere costruita in un terreno tufaceo, permeabile, vicino a falde acquifere relativamente superficiali poi devono essere perfettamente isolate dal sottosuolo. La cosa più folle è che vengono isolate normalmente da un foglio di plastica, che, dopo un mese, è completamente distrutto. Quindi, non serve assolutamente a niente. Io temo che la Campania non abbia luoghi adatti per fare delle discariche”.
Si può parlare di genocidio, professore?
“Sì, possiamo parlare di genocidio”