Nell’ambito dell’Accordo di programma stipulato ad agosto fra il ministero dell’Ambiente, la prefettura di Napoli e i Comuni di Giugliano e Caivano, saranno installate 500 telecamere messe a disposizione dal ministero, oltre che ai due enti locali, anche a tutte le altre amministrazioni della Terra dei fuochi che ne faranno richiesta.Intanto, sono aumentati i controlli e i sequestri e le denunce per reati ambientali.
In particolare i controlli hanno permesso di denunciare nell’ultimo semestre 237 persone a fronte delle 90 dello stesso periodo del 2019; 186 le attività produttive controllate (96 nel secondo semestre 2019), di cui 32 sequestrate e 42 sanzionate, a fronte delle 12 sottoposte a sequestro nel periodo giugno-dicembre 2019 e della mancata contestazione di violazioni nello stesso arco temporale.
Ammonta a quasi 800mila euro il totale delle sanzioni elevate alle attività che hanno commesso reati ambientali (228mila euro nel secondo semestre 2019), mentre sono state sottoposte a sequestro aree in cui erano stati sversati o abbandonati illecitamente rifiuti per 90mila metri quadrati, contro i 42mila del periodo giugno-dicembre 2019.
Rinvenute e sequestrare 187 tonnellate di rifiuti smaltiti illecitamente a fronte di appena 15 tonnellate nel secondo semestre dello scorso anno.Un innovativo supporto operativo nell’utilizzo dei droni ad ala fissa dell’Esercito (Contingente Strade sicure/Terra dei fuochi) e dei quadricotteri dell’Agenzia consortile dei comuni dell’area nolana, che ha anche messo a disposizione della Cabina le proprie strutture tecnologiche per le analisi dei dati raccolti (superfici, volumi e qualità delle discariche abusive).
Altrettanto supporto è giunto dall’attività di sorvolo e mappatura area che sta svolgendo il R.O.A.N. (Reparto Operativo Aero-Navale) della Guardia di Finanza con il supporto tecnico-scientifico del Consorzio BENECON (Università Vanvitelli).Controlli sono stati condotti dalle forze di polizia statali (Polizia di Stato, Carabinieri e CC Forestali, Guardia di Finanza) e locali (Polizia metropolitana di Napoli e Polizie municipali), nonché dai Vigili del Fuoco con il supporto delle ASL e delle ARPA territorialmente competenti.
Infine, in collaborazione con il ministero dell’Ambiente, sono stati avviati confronti con i consorzi di filiera (Ecopneus, Polieco, Cdcraee e Conai) per la creazione di centri o punti di raccolta gestiti direttamente e gratuitamente dagli stessi consorzi chiamati per legge al recupero dei materiali dai rifiuti riciclabili.
FONTE: Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza