In piazza Matteotti, con la partecipazione dei media nazionali Sky, Rainews e TGCom, c’è il Vice Presidente della Camera Luigi Di Maio, il parlamentare giuglianese Salvatore Micillo, entrambi del M5Stelle e il senatore di Sel Giuseppe De Cristofaro. Lo scopo è quello di contrastare il progetto per la costruzione dell’inceneritore a Taverna del re. Il vicepresidente della camera, Luigi Di Maio, arriva a Giugliano su invito del deputato Salvatore Micillo, che oltre ad essere un autorevole esponente del M5Stelle è anche un attivista ambientalista della prima ora, proprio qui a Giugliano.
Dalla piazza comunque sono partiti gli appelli ai parlamentari di fermare la costruzione dell’inceneritore, mai parlamentari hanno fatto notare che nel “Decreto del Fare”, il governo ha stanziato ingenti somme, provenienti dai Cip6, proprio per la costruzione dell’impianto a Giugliano.
La piazza si è data appuntamento al prossimo 11 settembre per fare il punto della situazione. Oltre ai parlamentari, è intervenuto anche Mimmo Di Gennaro, del presidio di Taverna del re, da anni impegnato nelle lotte ambientaliste, in particolare proprio di quella presso il sito di stoccaggio di ecoballe, dove a più riprese, il deposito di rifiuti imballati, molto discussi anche da esperti, ha richiamato la protesta dei cittadini presso i cancelli dell’impianto. Sempre dalla piazza è giunta la proposta di istituire una commissione medico-scientifica, composta da esperti e persone qualificate, anche del posto.
Nel pomeriggio sono stati diffusi due comunicati per spiegare cosa intende fare il M5Stelle. ”L’avvio del bando di gara per la costruzione di un nuovo inceneritore a Giugliano non puo’ che destare rabbia in chi aveva nutrito fiducia per le parole del ministro dell’Ambiente Orlando, il quale aveva promesso interventi immediati del Governo al fine di bloccare il fenomeno dei roghi tossici e bonificare i territori devastati da anni di svernamenti illeciti”. Lo dichiara la senatrice del Movimento 5 Stelle Paola Nugnes, secondo cui “colpisce in particolar modo la scelta dei tempi della pubblicazione del bando di gara, avvenuta in contemporanea con l’approvazione della legge di riconversione del decreto ‘del Fare’”.
“Il nuovo articolo 5, comma 5 del decreto – spiega Nugnes – prevede, infatti, la possibilita’ per gli inceneritori realizzati in zone di emergenza rifiuti (tra cui la Campania) di usufruire per i prossimi otto anni dei famigerati incentivi Cip 6, annullando di fatto le disposizioni ai commi 3 e 4 che prevedono invece una loro riduzione progressiva che consentirebbe allo Stato un risparmio di 500 milioni di euro all’anno. In base alle intenzioni del commissariato, poi, l’inceneritore dovra’ bruciare nel giro di quattro anni le milioni di ecoballe stoccate a Taverna del Re, probabilmente per avvantaggiarsi dei suddetti Cip 6; cio’ pero’ appare realisticamente impossibile perche’ nessuno puo’ dire con esattezza cosa contengano le ecoballe, anzi, e’ altamente probabile che siano stoccati anche rifiuti tossici al loro interno. Come garantiranno la sicurezza di cio’ che uscira’ dal camino?”.
“Ma le perplessita’ – prosegue la senatrice del Movimento 5 Stelle – non finiscono qui: se la legge per cui, dalla Regione e dal commissariato, affermano di essere obbligati a costruire l’impianto di Giugliano, e’ la numero 123 del 2008, allora gli incentivi non potrebbero essere conferiti: infatti, la legge Finanziaria 2008 prevede a sua volta all’articolo 2, comma 137 che gli inceneritori, per ottenere i Cip 6, debbano bruciare una certa quantita’ di rifiuti organici. Ma le ecoballe non contengono piu’ rifiuto organico, e’ passato troppo tempo. Adesso, oltre al materiale riciclabile, c’e’ soprattutto Fos, cioe’ frazione organica stabilizzata, a causa del processo di fermentazione avvenuto nel corso degli anni. Quindi, a rigor di legge, il futuro concessionario dovra’ gestire l’impianto senza il beneficio dei Cip 6″. “Il commissario e la Regione vanno dicendo di essere obbligati per legge a costruire” prosegue Nugnes “ma questa e’ una menzogna, non esiste nessun obbligo”. Infine, la senatrice Nugnes conclude con un impegno per la ripresa dei lavori parlamentari: “Continueremo a fare una dura battaglia in Parlamento sulla situazione critica in cui versa il nostro territorio: da settembre in poi noi parlamentari del M5S campano reitereremo le denunce che fin dal 2004, come cittadini attivi, abbiamo rivolto invano alle istituzioni nazionali, occupando tempo e spazio alle sedute di Camera e Senato. Vedremo se ci daranno ascolto oppure se continueranno a far finta di nulla”. (fonte internapoli.it)