Ha quasi 30 anni il testamento spirituale che ci ha lasciato don Peppe Diana, trenta lunghi anni in cui le nostre comunità hanno subito sconfitte, ferite e frammenti di luce. Quella luce che costruisci con forza e costanza, con passione e dedizione.
L’abbraccio commosso di Marisa, sorella di don Peppe, l’ascolto dei familiari vittime innocenti di criminalità, la storia di Augusto di Meo e la medaglia per Valerio Tartaglione, non sono solo storie, ma impegni che ieri Giuseppe Conte, a Casal di Principe, ha voluto fortemente prendere.
Da quel 1994 spira un nuovo vento, sta ad ognuno di noi indirizzarlo nella giusta direzione.