C’è voluta un’interrogazione del M5S, a prima firma Claudia Mannino, perché il Governo italiano si decidesse finalmente a rendere pubbliche le multe salatissime pagate in seguito alle sentenze della Corte di giustizia dell’Unione Europea.
Il sottosegretario per le Politiche e gli Affari Europei, Sandro Gozi, rispondendo a un nostro atto di sindacato ispettivo ha così certificato pubblicamente che, al 21 marzo 2017, il nostro Paese ha pagato ben 329.22 milioni di euro alla Commissione europea.
Le somme pagate dall’Italia sono così suddivise: 141 milioni di euro per la sentenza “discariche abusive” ; 86,12 milioni di euro per la sentenza “rifiuti in Campania”; 42 milioni di euro per la sentenza “Venezia e Chioggia” e 60,1 milioni di euro per la sentenza “contratti formazione lavoro”. Aggiungiamo come per le prime tre sentenze l’Italia non abbia ancora ottemperato a quanto disposto dalla Corte, quindi la somma totale di circa 330 milioni è destinata a crescere dal momento che le multe prevedono non solo una somma forfettaria ma anche una ulteriore penalità semestrale o giornaliera.
Il sottosegretario Gozi, nella risposta all’interrogazione, sottolinea come la lotta del Governo alla riduzione delle infrazioni abbia portato buoni risultati, dimentica però che a fronte di una apprezzabile diminuzione dei contenziosi, vi è un aumento delle multe pagate dall’Italia, che sono raddoppiate dal 2015 ad oggi.
Il danno insomma aumenta mese dopo mese, e per questo continuiamo a chiederci: come è possibile che non esista una sentenza della Corte dei Conti per far pagare queste ingenti multe ai veri responsabili, e non ai cittadini?