Questa mattina, insieme con le senatrici del Movimento 5 Stelle Paola Nugnes, Virginia La Mura e Mariolina Castellone e il consigliere regionale, Tommaso Malerba, ho visitato il depuratore di Cuma.
La gestione dell’impianto è passata alle società Suez e Pizzarotti. Nel corso dell’incontro, i tecnici di Suez e Pizzarotti hanno risposto alle nostre domande, annunciando che sono iniziati i lavori per il miglioramento del processo di digestione anaerobica, di essiccamento dei fanghi e la realizzazione di nuovi settori di trattamento e mitigazione ambientale dei comparti.
Seguiamo da tempo le condizioni dei depuratori della Campania ed in particolare quello di Cuma.
Nella zona di Cuma, l’inquinamento del mare rende le acque di quella costa difficilmente fruibili per i cittadini. Questo, purtroppo, è stato determinato anche dal cattivo funzionamento del depuratore di Cuma ma ci auguriamo che dopo la conclusione dei lavori di adeguamento dell’impianto si risolva almeno una parte del problema. Continueremo a monitorare la situazione costantemente, visitando questo e gli altri impianti di depurazione che si immettono a Cuma e sui Regi Lagni. Non vorremmo che i fondi stanziati per la bonifica di questo territorio finiscano per essere uno specchietto per le allodole nella lotta all’inquinamento ambientale dei nostri territori
Sen. Paola Nugnes: “Seguiamo dal 2007 le condizioni dei nostri depuratori e sono stati qui, l’ultima volta, lo scorso anno nel corso di una visita della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. L’andamento della gestione dei depuratori di tutta la Campania è sotto la nostra costante attenzione. Chiaramente, la gestione dell’impianto di Cuma è solo un pezzo del puzzle perché la mancanza dei collettamenti dei Comuni e delle zone industriali sono un problema molto pesante per il nostro territorio. Abbiamo buone speranze rispetto alla messa a norma di questo impianto ma, poi, bisognerà risolvere un’altra grande emergenza che è quella del collettamento e degli sversamenti abusivi di tutte le zone industriali. Torneremo qui tra sei mesi e tra un anno per stare al fianco dei cittadini: questo impianto è inserito nella zona urbana. Non possiamo restare indifferenti rispetto alle sorti delle nostre coste e delle condizioni di vita dei residenti”
Sen. Virginia La Mura: “A quanto pare anche dopo questi lavori, le acque reflue, seppur depurate, non saranno scaricate al largo ma vicino la costa, cosa che sebbene rientri nei parametri di legge sarebbe sempre meglio evitare, sopratutto in zone come questa caratterizzata da fondali bassi che hanno difficoltà a smaltire tanta acqua. Parliamo di acqua proveniente dal processo di depurazione di una zona di un milione di abitanti. Presterò massima attenzione alla questione: la salvaguardia dell’ecosistema marino è e deve essere una priorità”
Cons. Regionale Tommaso Malerba: “Monitoreremo lo stato di avanzamento di questi lavori ma soprattutto ci batteremo per difendere questo territorio, che ha un bacino d’utenza impressionante. C’è un lungomare da valorizzare e le nostre acque da difendere da scarichi abusivi ed altre emergenze, non solo ambientali. Se il contesto non viene riqualificato, altre operazioni rischiano di non avere l’efficacia prevista”