Ecco le principali misure ambientali nella legge di bilancio 2019:
- Credito d’imposta del 36 per cento per le imprese che acquistano imballaggi biodegradabili e compostabili o derivati dalla raccolta differenziata della carta e dell’alluminio, un passaggio ritenuto dal ministero “importante per la strategia rifiuti zero”;
- Ampliamento del fondo Kyoto anche per l’efficientamento degli ospedali e degli impianti sportivi oltre che delle scuole e anche per l’efficientamento idrico;
- Concorsi per l’assunzione di 420 persone al ministero dell’Ambiente: è la prima volta che accade dal 1986, anno della sua fondazione;
- Primo stanziamento di 20 milioni per i cosiddetti “siti orfani”, ossia quelli che non hanno responsabili o per i quali non è possibile risalire a una responsabilità chiara per pretenderne le bonifiche: viene ritenuto il primo passo per la legge “Terramia” che riguarderà anche le bonifiche e che arriverà a gennaio. Finanziamento interventi per Terra dei fuochi (già previsti nel ddl. Di bilancio 2019 iniziale);
- Programma di reindustrializzazione per provincia di Milano anche con interventi per sistemi di mobilità a basso impatto ambientale;
- Finalizzazione risorse per i Comuni anche per interventi contro il rischio idrogeologico;
- Modifica disciplina sul piano idricoprevisto dalla legge n. 205 del 2017 “bilancio 2018”;
- Rifinanziamento piattaforma del fosforo;
- Stabilizzazione personale enti parco Alta Murgia, Appennino Lucano, Cinque Terre, Sila, Gargano;
- Risorse integrative per il potenziamento personale Capitaneria di Porto per l’attuazione delle misure necessarie ad accrescere la sicurezza, anche ambientale, della navigazione e dei traffici marittimi.
- Istituzione di ricerche tecnopolo Mediterraneo per lo sviluppo sostenibile presso Taranto per studi su tecnologie pulite, fonti energetiche rinnovabili, nuovi materiali, economia circolare;
- Gestione PFU;
- Promozione della raccolta differenziata e riciclo plastiche monouso;
- Contributi alle regioni ordinarie per investimenti anche per il dissesto idrogeologico.
- Finanziamenti pari a 800 milioni di euro per il 2019 e di 900 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 per interventi di mitigazione rischio idrogeologico destinati ai Commissari delegati nominati con deliberazioni PCM dello stato di emergenza in corso ovvero relativi a uno stato di emergenza terminato da non oltre 6 mesi;
- Si prevede che le Regioni utilizzino prioritariamente le risorse nell’ambito dei programmi cofinanziati dall’UE per le esigenze di contrasto al dissesto idrogeologico e ai rischi ambientali, fino a 700 milioni per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021;
- “Bonus malus” autovetture(contributo per acquisto veicoli a bassa emissione CO2 in via sperimentale dal 1/3/2019 al 31/12/2021, detrazioni fiscali per acquisto e posa in opera di infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici, imposta ecologica per acquisto nuove autovetture in base a emissioni CO2);
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