Un serbatoio d’acqua capace di contenere fino a 8.500 metri cubi di acqua potabile e che servirà l’area litoranea domitia e la vicina base Nato è l’opera consegnata ieri tra Villaricca e Giugliano. Un progetto importante, per un terriorio che fino ad oggi ha dovuto sopperire ad un forte disservizio, acqua fornita in modo insufficiente da condotte che risalgono alla metà del secolo scorso, che si alimentano dall’Acquedotto Campano o da pozzi locali nati per far fronte alle emergenze.
Il nuovo serbatoio di Monteleone, strutturato in due vasche parallele, è stato realizzato dalla Sogesid Spa, Società in house del Ministero dell’Ambiente, e consegnato ufficialmente oggi alla Regione Campania che è il soggetto gestore dell’opera.
“Quella che inauguriamo oggi è un opera strategica per il territorio e per la qualità della vita i cittadini dei Comuni dell’area litoranea domitia”. Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha commentato la consegna delle nuovo impianto di approvvigionamento idrico.
“I miei complimenti alla Sogesid – ha continuato Sergio Costa – che è riuscita a realizzare un’opera non solo utile per il territorio, innovativa e a basso impatto ambientale e paesaggistico, ma anche parsimoniosa, in quanto dei complessivi 6 milioni di euro finanziati dal mio dicastero, grazie alle economie di gara, se ne sono risparmiati 1,6 che resteranno al Comune di Giugliano per altri importanti interventi di consolidamento della rete idrica”.
Il Serbatoio di Monteleone, situato nel nel comune di Villaricca (Na), inserito nel sistema di alimentazione della piana a nord di Napoli, è stato realizzato nell’ambito dell’accordo di programma sulle “Compensazioni Ambientali” 2008-2009 in Regione Campania, con l’obiettivo di rispondere alla crescente richiesta idrica di un’area caratterizzata dallo sviluppo di insediamenti residenziali, produttivi e terziari, oltre che dalla presenza della base NATO “Allied Joint Force Command Naples” di Lago Patria. La sua messa in funzione consentirà di rendere più efficiente il servizio di alimentazione dell’area litoranea domitia, sanando ll’attuale situazione di disordine idraulico che nel tempo ha scompaginato gli originari schemi di funzionamento, determinando perdite di rete e carenze nel servizio.
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